pellezzano

La definiscono «una scelta inevitabile per il bene di Pellezzano», oltre che «l’unico vero atto di responsabilità». I componenti del gruppo consiliare Impegno Civico, Nicola Coviello, Michele Murino, Andrea Marino Francesco Morra (tutti e quattro fuoriusciti dalla maggioranza Pisapia) affidano a una lunga nota stampa le motivazioni che, ieri pomeriggio, li hanno spinti a rassegnare le dimissioni insieme ai colleghi di opposizione Eva Longo, Antonio Napoli, Alfonso Berritto, Giovanni D’Agostino ed Enzo Bove, decretando la fine anticipata dell’amministrazione Pisapia (clicca qui per leggere l’articolo).

Una scelta che porterà al commissariamento del Comune che tornerà alle urne nella prossima primavera. Di seguito alcuni stralci del comunicato del gruppo Impegno Civico.

“Nelle ultime settimane chi ha fatto parte del gruppo “Cambia Pellezzano” è stato chiamato a scelte difficili, che abbiamo provato a scongiurare, ma che alla fine sono risultate inevitabili. L’azione amministrativa progressivamente, e con delega del sindaco, è stata accentrata nelle mani di poche persone che, tra delirio di onnipotenza e scelte arbitrarie, rischiavano di mettere seriamente a repentaglio il futuro della comunità. Perciò, a malincuore, abbiamo maturato la decisione di dimetterci come consiglieri comunali.

Abbiamo atteso qualche segnale dall’ultimo incontro convocato da Pisapia, tuttavia la sua “operazione verità” si è risolta in un’invettiva pubblica: uno sterile comizio in un cui ha cercato di scaricare su altri il suo fallimento politico, non proponendo alcuna soluzione e celandosi dietro la sua “onestà” personale. La vera onestà, invece, doveva condurlo a rivelare all’intera comunità la reale situazione economica del Comune e della “Pellezzano Servizi”. Magari informando dei provvedimenti approvati, nonostante le perplessità interne, ma votati per senso di responsabilità e benché fossero imposti senza troppi approfondimenti da un noto esponente dell’amministrazione, di cui inizialmente tutti ci siamo fidati in buonafede, ma che hanno portato solo a una maggiore esposizione debitoria dell’ente.

È passato un mese dall’ultimo Consiglio comunale nel quale si era chiaramente delineata una differente maggioranza, con il solo Pasquale Giordano a mantenere in vita una fragile e precaria amministrazione, ormai diversa da quella uscita dalle urne. Eppure nulla è stato fatto in questo periodo per giungere con senso di responsabilità a una soluzione che potesse consentire il proseguimento dell’amministrazione fino alla scadenza naturale del mandato”.

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