La terribile faida di camorra di Scampia, che ha sparso per le strade di Napoli fiumi di sangue, continua a riservare macabri e inquietanti retroscena. L’ultimo, raccontato sul quotidiano “Il Mattino” oggi in edicola, arriva dalla rivelazione di un pentito che prese parte alla “guerra” tra il clan Di Lauro e gli scissionisti, il tremendo scontro a colpi di omicidi (e che non risparmiò vittime innocenti) che ha ispirato la serie tv Gomorra. Ai magistrati dell’Antimafia il nuovo collaboratore di giustizia ha parlato dell’omicidio di Giulio Ruggiero, avvenuto nel gennaio 2005: «Dopo essere stato ucciso, gli venne tagliata la testa con un seghetto. I boss la usarono per giocarci come un pallone. E se ne vantarono».
E intanto la lotta dello Stato ai fortini della criminalità organizzata continua: dall’alba di oggi, fa sapere la Prefettura di Napoli, oltre 700 uomini tra Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza sono impegnati in una vasta operazione di prevenzione anticrimine e di controllo del territorio “Alto Impatto” nel quartiere Scampia.