di DARIO CIOFFI
La Juve Stabia aveva pensato allo stadio Arechi di Salerno per giocare la gara contro Lecce (ottava giornata del girone C di serie C) in campo neutro. L’ipotesi sarebbe stata già accantonata ma nelle ultime ore la voce correva veloce sia negli ambienti calcistici che tra i corridoi di Palazzo di Città. La società stabiese, ancora in esilio per le sue sfide interne a causa dell’indisponibilità del Romeo Menti, aveva comunicato qualche giorno fa data e sede di Juve Stabia-Lecce: sabato 7 ottobre, alle ore 16.30, presso lo stadio Pinto di Caserta, l’impianto dove le vespe hanno trovato ospitalità sin da inizio stagione. Da tempo, però, la società gialloblu cercava una location alternativa (più “comoda”): si era sondato lo Ianniello di Frattamaggiore e, in questo discorso, è stata avanzata l’idea Salerno, avviando contatti con il Comune.
Chiaro che ci sarebbero stati svariati e forse insuperabili ostacoli alla disputa di Juve Stabia-Lecce all’Arechi. Il primo: sabato c’è la gara di serie B tra Salernitana e Ascoli, e non potendo ovviamente disputare due gare nello stesso giorno si sarebbe dovuto chiedere uno slittamento del match tra vespe e salentini alla domenica. Poi le condizioni del manto erboso dello stadio con il nome da principe, non pronto per ospitare due partite a 24 ore di distanza, oltre ai conseguenti problemi logistico-organizzativi. Last but not least: l’ordine pubblico, viste le rivalità – storiche – sia sul fronte stabiese che leccese con la tifoseria di Salerno (che pure sarebbe stata solo “indirettamente” coinvolta). Un groviglio, insomma. Che avrebbe fatto naufragare in fretta l’ipotesi.