di FILIPPO NOTARI

L’accensione della dodicesima edizione di Luci d’Artista sembra procedere a rilento. A meno di un mese dalla – sussurrata – inaugurazione della consolidata rassegna invernale salernitana, tra le strade della city non è stata affissa nemmeno un’installazione. Ma il ritardo, rispetto alla tabella di marcia degli scorsi anni, non sarebbe casuale. Nelle ultime ore, infatti, come anticipato dal sito piumezzogiorno.it, su Palazzo Guerra si è abbattuta una doccia gelata che rischia di rallentare ulteriormente l’organizzazione dell’evento. Una delle tre ditte che hanno partecipato al bando per la realizzazione, il montaggio e lo smontaggio delle luminarie fino al 2020, ha presentato ricorso al Tar, ritenendo che siano stati commessi errori in fase di gara.

L’aggiudica era andata al raggruppamento temporaneo formato da Iren, Decolight, Novatek e Artlux che l’avevano spuntata sulla Blachere Illumination e sull’Ati formata da Rbr Light e Metalux.

Adesso spetterà alla giustizia amministrativa pronunciarsi su una questione che potrebbe rivelarsi più spinosa del previsto. I tempi, infatti, sono strettissimi. E nonostante i giudici del Tar abbiano già fissato per metà ottobre l’udienza per discutere della richiesta di sospensiva avanzata dall’azienda ricorrente, l’evento rischia di subire un rallentamento.

Il Comune nell’attesa di capire come muoversi, avrebbe congelato le operazioni di montaggio delle installazioni in città, proseguendo soltanto con la fase relativa alla logistica. Segno evidente di come la querelle giudiziaria abbia spiazzato amministratori e tecnici, in ansia per le sorti dell’evento più atteso a Salerno.

Notizie Simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *