L’ex sindaco presenta il conto. È stato agli arresti domiciliari per 11 giorni, «ingiustamente» stando alla sentenza che l’ha visto prosciolto: ora Cesare Festa chiede l’indennizzo per ingiustificata detenzione. I suoi legali hanno discusso l’istanza dinanzi alla Corte d’Appello di Salerno: la decisione è attesa nelle prossime settimane.
L’ex primo cittadino di Pisciotta finì in un’indagine della Procura di Vallo della Lucania su un progetto di lottizzazione in località Lacco nel comune cilentano. I fatti risalgono al 2009, genesi di un lungo iter giudiziario protrattosi fino al 2015. Dopo diversi anni, Festa è stato assolto e adesso, come già fatto da un allora consigliere comunale cui a luglio scorso è stato riconosciuto l’indennizzo per detenzione ingiusta (anch’egli finì ai domiciliari per 21 giorni), chiede il “risarcimento” per quell’arresto.