«A Gambino la mia stima personale, per un processo di sei anni e per la sofferenza che nessuno potrà mai cancellare». Comincia così il messaggio che la consigliera regionale Monica Paolino rivolge ad Alberico Gambino. Pochi giorni fa, infatti, la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza di Appello per il consigliere regionale ed ex sindaco di Pagani che era stato condannato a due anni e otto mesi per l’accusa di concussione (clicca qui per leggere l’articolo).
Una decisione che ha spinto la politica scafatese e moglie di Pasquale Aliberti – entrambi sono indagati nell’ambito dell’inchiesta Sarastra – a esprimere la sua personale vicinanza all’amministratore di Fratelli d’Italia. «La sentenza di Cassazione per Alberico Gambino è la dimostrazione che questo clima di forcaioli e garantisti a convenienza non è quello giusto per provare a dialogare in politica, anche quando si ricoprono posizioni diverse – scrive Monica Paolino sul suo profilo Facebook -. Bisogna essere garantisti sempre e soprattutto avere fiducia nella Magistratura, che anche a distanza di anni riesce ad arrivare alla verità. I processi non si fanno sui giornali o nelle aule istituzionali dove ognuno è innocente fino a sentenza passata in giudicato. La vicenda Gambino è la dimostrazione, per tanti, che i giudizi politici e umani sulle persone, quando si tratta di giustizia, non possono essere dettati dalla violenza dello scontro politico. A Gambino il mio plauso per il coraggio, i silenzi e le sofferenze che ha dovuto sopportare in questi anni, insieme alla sua famiglia. Una solidarietà, che da donna e mamma, sento di estendere anche ai suoi veri affetti, per la forza che hanno avuto nel gestire un dolore così grande. Caro Alberico, al di là delle appartenenze, continua a combattere sempre con passione per i nostri territori. Ad maiora».