di FILIPPO NOTARI

È la francese Blachere Illumination l’azienda che ha impugnato il bando pubblico per l’assegnazione della gestione delle installazioni luminose di Luci d’Artista. La ditta transalpina (che ha sede anche in Italia), classificatasi al secondo posto nella gara indetta dal Comune di Salerno, ha deciso di ricorrere al Tar (clicca qui per leggere l’articolo) per provare a far valere i propri diritti. La gara si era conclusa con uno scarto di 5,741 punti tra la Blachere Illumination e il raggruppamento temporaneo formato da Iren, Decolight, Novatek e Artlux.

La ricorrente

Nata in Francia nel 1973, la Blachere Illumination nel tempo è riuscita a ritagliarsi una fetta di mercato anche nel nostro Paese. «La tecnologia e le creazioni erano praticamente sconosciute in Italia sino a quando, nel lontano Natale 2003 non vennero realizzati 21 alberi luminosi a immagine del logo Enel in tutte le capitali di regione italiane», si legge nella descrizione pubblicata sul sito ufficiale dell’azienda che, con le sue luci, ha fatto brillare la Tour Eiffel per il Capodanno 2000 e gli Champs Elysées. Ma la Blachere in passato si è occupata anche delle illuminazioni stradali di Salerno.

Il ricorso

Un interesse per la città d’Arechi rinnovatosi nello scorso mese di giugno quando il gruppo ha partecipato al bando per l’assegnazione della gestione delle installazioni luminose di Luci d’Artista. Una gara chiusa al secondo posto ma che ha portato la Blachere Illumination a impugnare gli atti dinanzi al Tar di Salerno. Adesso spetterà ai giudici del Tribunale Amministrativo valutare la richiesta di sospensiva avanzata dai legali dell’azienda francese. La decisione, stando a quanto trapela, dovrebbe arrivare entro la metà del mese di ottobre, in modo da rendere chiaro il quadro prima dell’inaugurazione della dodicesima edizione.

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