di FILIPPO NOTARI
Nuova grana per l’Amministrazione comunale di Salerno. Come se non bastasse lo spinoso caso del ricorso che ha momentaneamente congelato l’installazione delle Luci d’Artista, a rendere ancor più incandescente il clima a Palazzo Guerra ha contribuito la presentazione del progetto per la realizzazione di un parco giochi per bambini in Piazza Umberto I.
L’iniziativa, promossa dal Partito Democratico e in particolare da Piero De Luca, ha mandato su tutte le furie il consigliere Leonardo Gallo che, pur considerandola «lodevole», l’ha etichettata come «una sgradevole dimostrazione di mancanza di rispetto e scarsa attenzione alle prerogative dei Consiglieri comunali di Salerno», oltre che «uno sgarbo gratuito e ingiustificato». Rimostranze che il componente della maggioranza ha racchiuso in una dura nota indirizzata al sindaco Enzo Napoli, al quale ha chiesto di coinvolgere maggiormente gli eletti.
«Non posso che manifestare la mia sincera amarezza per aver dovuto prendere atto dell’opera e della decisione a cose fatte e solo da tv e giornali, il tutto, peraltro, guarnito da foto ricordo dei promotori e dei fautori nonché da illuminante rendering esplicativo», ha affermato Gallo in una nota. «Esprimo forte disappunto in considerazione del fatto che tutto ciò avviene senza che se ne sia saputo e discusso nelle sedi e nelle commissioni come da oltre un anno si fa per una serie infinita di problematiche, proposte e iniziative che tanti colleghi ed io offriamo all’attenzione dell’Amministrazione».
Parte della maggioranza ha, quindi, chiesto spiegazioni al capo-staff del sindaco Enzo Luciano che, come afferma Gallo, «ha riferito trattarsi “di iniziativa proposta e promossa dal partito e da Piero De Luca, componente della segreteria regionale del Pd, cui l’amministrazione ha dato risposta, avendo valutato la validità e fattibilità della proposta”».
«Nulla in contrario a che un componente della segreteria regionale di uno dei partiti a cui fanno riferimento alcuni consiglieri eletti in liste civiche, così come un qualsiasi cittadino, possa proporre ed ottenere anche rapidamente la realizzazione di un parco per bambini – ha ribadito Gallo nella nota indirizzata al sindaco Napoli -. Evidentemente i Consiglieri comunali che hanno avuto mandato da migliaia di elettori devono avere almeno pari riscontro quando propongono iniziative sull’intero territorio che rappresentano. Certamente hanno addirittura la priorità quando chiedono interventi urgenti ed essenziali o primari non potendo in alcun modo condividere una bislacca e sciagurata azione amministrativa che desse primazia e soddisfazione a interventi sicuramente secondari. Poiché la più volte riferita mancanza di risorse e carenza di personale sembra essere la principale ragione per cui la città è in gran parte sudicia; in preda ad una crisi nervosa per via di una diffusa percezione (fondata o meno) di abbandono ed insicurezza; difficile da vivere per via di una disagevole mobilità a cui si aggiungono strade, manti, illuminazione, parcheggi e manutenzione spesso sotto la sufficienza; limitata nel pubblico trasporto e per taluni servizi pubblici essenziali come quelli idrici in alcuni periodi dell’anno; trascurata in molte strutture di primaria necessità come scuole ed istituti pubblici al limite dell’agibilità; e poiché il front office umano a cui i nostri concittadini rappresentano le proprie istanze, doglianze, lamentazioni e richieste veste i panni dei singoli Consiglieri che hanno messo la faccia in prima persona per offrire alla città un adeguato governo delle attività amministrative ed hanno ottenuto -assieme ai tanti candidati non risultati eletti -una mole di consensi della quale devono quotidianamente e al termine della consiliatura dar conto, invito sindaco, assessori, dirigenti e colleghi ad una riflessione seria che produca -a breve – effetti e conseguenze concrete senza più riserve e tentennamenti -coinvolgendo in maniera chiara e cristallina nelle decisioni che riguardano la collettività tutti e ciascuno tra gli eletti -onde evitare che al momento della necessità, continuamente mortificato il lavoro e la passione, ci si disamori dalle scelte fatte».