«Siamo stati abbandonati, soltanto la magistratura sta facendo il proprio dovere». È il grido d’allarme, l’ennesimo, lanciato da chi da tempo è sceso in campo per provare a tutelare la salute dei residenti di Fratte e della Valle dell’Irno. La battaglia per le Fonderie Pisano va avanti e il Comitato Salute e Vita presieduto da Lorenzo Forte è deciso a organizzare nuove manifestazioni per continuare a chiedere che venga accelerato il processo di delocalizzazione dello storico opificio di via dei Greci.

È stato un sabato intenso per gli attivisti che in mattinata hanno organizzato una conferenza stampa per esporre le loro riflessioni dopo la decisione della Cassazione che ha annullato l’ordinanza di dissequestro del Riesame di Salerno rimandando la decisione al tribunale della libertà, prima di riunirsi in serata in assemblea per organizzare il piano operativo delle nuove manifestazioni di protesta. «La decisione della Cassazione è un atto di speranza, c’è la necessità di fermare le Pisano», ha sottolineato Forte rivelando la presentazione di una nuova denuncia per i cattivi odori e le polveri prodotti dall’impianto industriale nelle ultime settimane.

Il dito torna ad esser puntato contro le istituzioni: «Purtroppo da marzo in poi c’è stato soltanto silenzio da parte di Comune, Regione ed Arpac. Ci sentiamo abbandonati ma il prossimo 27 ottobre ci faremo sentire». In quella data, infatti, è stata organizzata una manifestazione di protesta nei pressi della sede di rappresentanza della Regione Campania a Salerno, in via Ligea. «E’ un anno che chiediamo di essere ricevuti dalla Regione, ora ci devono ascoltare», la conclusione di Forte.

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