di DARIO CIOFFI

Quella luce nella notte è come una candelina di compleanno. La torta non c’è, però la torciata sì, e basta per illuminare Pastena, dove 27 anni fa è cominciato tutto. Il soffio lo fa il vento che spira sull’8 ottobre di Salerno, il d-day (o meglio, NG-day) d’un gruppo che ha scandito la vita di generazioni di ultras. E non solo.

Correva l’anno del Signore 1990. Fu allora che la Nuova Guardia si diede nome e logo, scegliendo la tigre per istituzionalizzare la presenza in Curva Sud d’una quindicina d’amici della zona orientale della città. Iniziò così una storia tutta granata fatta d’aggregazione e passione, amore sconfinato per la maglia della Salernitana e difesa incondizionata dell’identità del gruppo. Un percorso “netto”, senza un giorno d’interruzione anche se tra tanti di difficoltà. Ché la militanza ultras, nel tempo, è diventata soffocante e il fatto che, per scelta o imposizione, molte sigle storiche del movimento italiano si siano sfilate è segno d’una decadenza mica facile da combattere.

È un’esistenza complessa. Si passa dalle parole sdolcinate di chi s’esalta per una scenografia spettacolare, senza sapere quante rinunce e sacrifici ci siano dietro, o dispensa elogi per le mobilitazioni di solidarietà (la NG ne ha condotte tantissime, soprattutto al fianco dei bambini che soffrono), alle critiche impietose per gli eccessi d’un mondo che non è esente da errori, certo, ma che si nutre d’autenticità mal compresa da chi crede d’aver sempre purezza e verità in tasca.

Nel buio dei momenti più duri, la Nuova Guardia non ha mai voluto marcare la resa, pure quando c’è stato da sopportare il peso dell’impopolarità o da reinventarsi una sede per il club, trovando sempre un ultimo cerino per far luce e tener viva una fiammella. L’ha alimentata, poi, il ricambio generazionale che oggi dà ai “ragazzi del ’90” la certezza che quel «provate a fermarci, meglio evitarci», lo slogan spavaldo delle prime sciarpette in raso su fondo nero, è come se valesse ancora.

«Da 27 anni su e giù per lo stivale difendendo un ideale. Non aspettatevi un finale», recitava lo striscione comparso ieri, durante Salernitana-Ascoli, quando la Curva Sud Siberiano ha celebrato in un sol colpo il compleanno della NG e il primo anniversario del gemellaggio internazionale che lega gli ultras granata a quelli dello Schalke 04, un rapporto speciale avviato un autunno fa proprio dalla Nuova Guardia e che ha portato la tigre a Gelsenkirchen, in una delle torcide più calde della Bundesliga tedesca.

Nella notte di Pastena, allora, c’è più d’un motivo per far festa. Una storia come torta e una torciata per candelina. E i desideri? Tanti. Però mai dirli ad alta voce. Ché poi quando si realizzano non c’è più la sorpresa…

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