Truffe ai danni di anziani, due arresti e due obblighi di firma in provincia di Salerno. Nel giorno in cui i carabinieri e la polizia di Napoli hanno sgominato una banda specializzata composta da 13 persone (clicca qui per leggere l’articolo), anche i militari delle Compagnie di Amalfi e Battipaglia hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del Tribunale di Salerno. L’operazione riguarda soggetti ritenuti responsabili di sei episodi verificatisi nei mesi scorsi a Praiano, Tramonti e Bellizzi.
In particolare, i militari della stazione di Positano, unitamente al personale della compagnia di Amalfi, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Mario Scognamiglio, classe 1986. Per la 26enne Annamaria Attanasio e la 29enne Assunta Aprea, invece, è stato disposto l’obbligo di firma.
Ai tre viene contestato di aver consumato, lo scorso 6 giugno, due truffe e di averne tentata una terza ai danni di tre anziani di Praiano e Tramonti. Dopo averli contattati telefonicamente e fingendosi prima un corriere e poi il nipote sarebbero riusciti a farsi consegnare ingente contante per la consegna di un pacco contenente materiale tecnologico, acquistato online dal presunto nipote, poi ovviamente rivelatosi vuoto. Dal primo anziano riuscivano a farsi consegnare la somma di 1000 euro, mentre dal secondo, a più riprese, riuscivano ad ottenere 4000 euro.
Nell’ambito della stessa operazione i carabinieri della compagnia di Battipaglia hanno arrestato il 21enne Antonio Scognamiglio, in esecuzione dell’ordinanza applicativa degli arresti domiciliari, poiché indagato per concorso in truffa, commessa il 28 giugno 2016, e due tentativi di truffa perpetrati il 29 giugno e il 5 luglio 2016 ai danni di una 87enne di Bellizzi. Secondo le indagini il truffatore si presentava, preannunciato telefonicamente da un complice spacciatosi con l’anziana per il nipote, come il postino incaricato alla consegna di un pacco, convincendo la vittima a farsi corrispondere, nella stessa giornata ed in tre momenti differenti, la somma complessiva di 6mila euro. Il giorno seguente ed il 5 luglio l’anziana riceveva altre identiche telefonate nelle quali chiedevano altri contanti per 10mila e 5mila euro. Ma stavolta la donna riusciva a contattare prima i veri congiunti e poi i carabinieri della stazione di Bellizzi, i quali fermavano e identificavano Scognamiglio nei pressi dell’abitazione della donna che lo riconosceva come il corriere a cui aveva precedentemente consegnato il denaro.