Si è concluso con un maxisequestro la complessa operazione svolta dalla Capitaneria di Porto di Salerno nelle ultime ore nel porto commerciale. I militari, supportati dall’intervento del personale dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania, hanno bloccato ed esaminato il carico presente a bordo di diversi autocarri pronto ad essere imbarcato su una nave diretta in Sardegna, riscontrando la presenza di materiali estranei, non classificabili come “rottami di ferro e acciaio” nonchè di rifiuti pericolosi.
Il sequestro
L’indagine ha permesso ai militari di poter constatare la presenza di vetture pressate comprensive di tappezzeria, parti di impianto elettrico, plastiche, un motore di veicolo con annesso filtro dell’olio, elettrodomestici ancora dotati di materiale cementizio, componenti plastiche ed elettriche, vari filtri olio motore. Il tutto proveniente da varie demolizioni di auto non eseguite nel rispetto della legge. Il carico, infatti, si presentava come rifiuto generico e non aveva le caratteristiche proprie dei rottami di ferro e acciaio destinati ad essere reimpiegati nelle acciaierie e nelle fonderie per la produzione di metalli mediante processo di recupero. Da qui la decisione di procedere al sequestro del carico, stimato intorno alle 87 tonnellate, oltre che deferire alle Autorità Giudiziarie il fornitore della merce per il presunto reato di traffico illecito di rifiuti e conseguente spedizione degli stessi. L’attività di controllo è poi proseguita presso le sedi delle società che avrebbero dovuto imbarcare i rottami ferrosi e sulla vicenda sono ancora in corso ulteriori accertamenti.