Il Partito Democratico di Scafati riparte nel segno dell’unità. Il congresso cittadino dei dem, ieri, ha eletto Michele Grimaldi quale nuovo segretario del circolo scafatese. Sarà, dunque, l’ex consigliere comunale a guidare il partito nel processo di rinascita che guarda con particolare attenzione al post-commissariamento. Ma la riorganizzazione del Partito Democratico di Scafati risulterà importante anche in vista delle prossime Politiche.
Il neo segretario cittadino ha affidato a un lungo post su Facebook – che riportiamo integralmente – il ringraziamento per la fiducia concessagli dall’intero partito scafatese.
«Diciamo la verità, come al solito. Ieri avremmo voluto fare un altro tipo di congresso, più aperto, più partecipato, anche più sereno. Così non è stato, e su questo abbiamo ancora tutti tanto da lavorare: è inutile nascondere la polvere sotto il tappeto.
Ma un partito largo e democratico, che è quello che vogliamo costruire, comporta anche questo: discussioni lunghe e anche complicate.
Alla fine otteniamo un risultato importante: una scelta unitaria, con un direttivo molto giovane e rinnovato.
Voglio ringraziare di cuore i tanti amici e compagni che hanno partecipato, che sono intervenuti, che hanno animato il dibattito, che per il bene del partito hanno fatto un passo di lato nella composizione degli organismi dirigenti: questo partito è innanzitutto il loro.
E voglio ringraziare, in particolare, due persone: il dottor Alberto Pesce, per la passione e la generosità con la quale ha assunto la carica di reggente in queste ultimi mesi: passione e generosità che devono essere da esempio imperituro per tutti noi; e Margherita Rinaldi, il segretario uscente, che per anni ha guidato con sacrificio e tenacia il nostro partito, componendone i cocci e traghettandolo negli anni difficili dell’opposizione, e che oggi continuerà ad essere protagonista delle nostre battaglie: non solo perché ci rappresenta in assemblea nazionale del Pd, ma perché è un elemento fondamentale della nostra comunità.
Ieri d’altronde, era una data particolare: ricorreva il decennale della fondazione del PD, ma era anche un anno esatto – sembra passato un secolo – che il nostro ex sindaco pubblicava su Facebook le foto segnaletiche dei consiglieri comunali di opposizione.
In queste due date che coincidono, c’è un po’ il racconto di questi ultimi nostri anni: la voglia di costruire una comunità larga e democratica che abbia lo scopo di “servire” il Paese, e la nostra scelta di farlo difendendo la nostra città giorno per giorno, contro chi la usava per i propri interessi personali.
Oggi abbiamo il dovere della consapevolezza di questa storia collettiva e personale, e il dovere di trasporla per intero al servizio della nostra Scafati, essendo i protagonisti di una riscossa civica e popolare che abbia come unico obiettivo quella di ricostruire la nostra città: le sue fondamenta civili e morali, le sue condizioni di vita, le sue possibilità di sviluppo.
Gli amici e i compagni hanno scelto all’unanimità che dovessi essere io ad assumere l’onere e l’onore di guidarli per i prossimi anni, per questo difficile ma entusiasmante obiettivo. Li ringrazio per la fiducia, e proverò a non deluderli. Dobbiamo unire, abolire gli steccati delle correnti, chiamare sempre più cittadini ad abitare il nostro partito come la casa dell’impegno e della speranza.
Da piccolo uno slogan molto bello recitava: “Insieme è una parola di sinistra, solo una parola di destra”. Con questa convinzione in testa, con una attenzione costante alla vita della nostra città, possiamo sul serio ripartire: come al solito, anche qui, per Scafati, solo per Scafati».