L’ufficialità era attesa da giorni, dopo incontri e summit – più o meno movimentati – dove le varie parti chiamate in causa avevano fatto sentire le proprie ragioni. Con una delibera di giunta, il Comune di Salerno ha autorizzato la creazione di un nuovo mercatino etnico in città, in via tenente Calò, a pochi passi dalla stazione ferroviaria e da piazza della Concordia. La strada e l’area che uniscono la centralissima piazza della città d’Arechi con la zona della foce del fiume Irno, dunque, sarà presto attrezzata al meglio per consentire ai venditori senegalesi e bengalesi di esporre la propria merce agli avventori della city.
Un provvedimento atteso dopo le proteste, avanzate in particolare dalla comunità senegalese presente in città, che chiedeva un’area più vicina ai luoghi di maggior afflusso di turisti e avventori rispetto a quella di via Lungomare Colombo a loro assegnata. Il Comune, dunque, autorizza «in via provvisoria e sperimentale l’allestimento di una seconda area da destinare a mercato etnico in via Calò», si legge nella delibera che ha immediatamente fatto storcere il naso agli esponenti della minoranza di Palazzo Guerra.
Sulla decisione, infatti, si è espresso il consigliere comunale di Forza Italia, Roberto Celano. «Prima via Vinciprova, successivamente via Limongelli, poi l’amministrazione ha allestito a proprie spese parte del lungomare Colombo con l’installazione dei gazebo, ora si decide di destinare anche via Calò (nei pressi della piazza della Concordia) alle comunità senegalesi (ma il loro rappresentante per De Luca non aveva atteggiamenti camorristici?) per i mercatini etnici con il gradimento espresso dei rappresentanti delle due comunità (che però erano favorevoli inizialmente anche alle altre soluzioni poi risultate non gradite). Le suddette comunità potranno “esercitare” e saranno esentate dall’amministrazione per i primi sei mesi dal pagamento della Tosap. Ora ci auguriamo che liberino immediatamente il lungomare ed il corso che hanno militarmente occupato e che, tale aggiuntiva soluzione, non tolga ancora parcheggi in zona come temono commercianti e residenti. De Luca parla, urla e finge per consenso, alza i toni fino anche a definire “camorristi” vecchi compagni ma, come al solito, i fatti sono altri», il duro messaggio pubblicato sul suo profilo Facebook.