Emergenza idrica a Scafati, l’ex sindaco Pasquale Aliberti scrive ai componenti della commissione straordinaria, evidenziando le criticità riscontrate dalle famiglie per quanto accaduto stamane.
Dopo i disagi vissuti nei giorni scorsi (clicca qui per leggere l’articolo), infatti, la Gori ha comunicato che, a causa di un’ulteriore rottura della condotta idrica regionale, dalle 5 alle 23 di oggi, «si verificheranno mancanze d’acqua ed abbassamenti della pressione idrica su tutto il territorio comunale». Una notizia riportata anche dal sito del Comune di Scafati dove è stato aggiunto che «con ordinanza commissariale numero 8 del 19/19/2017 è stata disposta l’interruzione delle attività didattiche nelle scuole cittadine per la giornata odierna».
Secondo l’ex sindaco, in ogni caso, la gestione della vicenda da parte del Comune non è stata all’altezza, causando notevoli disagi alla cittadinanza. «Vi scrivo da papà – scrive sul suo profilo Facebook, Pasquale Aliberti – per protestare, per criticare il modo con cui questa mattina avete gestito la carenza dell’acqua dovuta alla rottura della rete idrica principale e l’apertura o chiusura delle scuole.
Il Comune è sempre stato un riferimento delle decisioni che un sindaco, in questo caso un commissario deve assumere per comunicare se, alla luce dei lavori alla conduttura idrica o per le condizioni meteorologiche avverse, le scuole vanno o meno chiuse. In questo caso Gori e l’Ente d’Ambito sono società che hanno responsabilità nei confronti di noi cittadini e dell’Ente Comune.
Questa mattina si è creato un caos senza precedenti. Si entra o non si entra? L’acqua c’è o non c’è? La Gori cosa dice?… e il Comune? Assente, anzi tutti assenti, nessuno parla. I commissari o i loro sottoposti non hanno emanato nessun provvedimento: ma ci sono? Qualcuno di loro è in Comune? Niente, non è dato saperlo.
Una mattinata a rincorrere le notizie a trasferirci da una scuola all’altra per ricuperare i nostri ragazzi che frequentano istituti diversi. Ho visto mamme e i papà aspettare cosa accadesse prima di decidere se andare al lavoro o riprendersi i ragazzi, i propri figli da scuola.
Solidarietà per il coraggio avuto dai dirigenti scolastici che in solitudine, senza il supporto delle istituzioni, si sono assunti la responsabilità di chiudere giustamente le scuole perché Scafati è un paese civile e l’igiene è fondamentale, aldilà della mondezzaio che dobbiamo supportare sui marciapiedi del centro e della periferia nella nostra città.
Cari commissari la mia è una critica costruttiva, da cittadino italiano, da scafatese, da genitore, nell’ambito delle regole e dell’articolo 21 della nostra Costituzione quella che sono certo rappresenta anche per voi un baluardo per il rispetto delle regole, della legalità e della libertà di pensiero».