No ai “festini” sulle scale del Duomo di Salerno. Ora anche il parroco della Cattedrale, don Michele Pecoraro, scende in campo per dire basta a quello che definisce «un bivacco inaccettabile». La sua denuncia è affidata alle colonne della testata Ottopagine, in un’intervista a firma di Fiorella Loffredo.
Il sacerdote, che in questi anni s’è fatto conoscere e apprezzare per la sua “grande apertura” verso la cittadinanza e come “regista” della pace dopo le tensioni che caratterizzarono i festeggiamenti patronali per San Matteo, adesso è rammaricato, preoccupato. «Ogni domenica mattina siamo costretti a ripulire le scale dai resti della sera prima. Ci sono bottiglie di vetro, rifiuti e liquidi che non sono solo quelli che si bevono ma anche quelli che si espellono. Tant’è che per proteggere uno dei luoghi più storici della città, nonché simbolo della fede cittadina, sto pensando di presentare un esposto alla Soprintendenza per verificare la possibilità di mettere all’inizio delle scale un cancello a soffietto o una grata così da vietare l’accesso e, di conseguenza, il bivacco che va avanti fino a tarda notte», le parole di don Michele Pecoraro.
La “battaglia” della Curia contro la movida selvaggia dinanzi al Duomo di Salerno, insomma, sembra appena cominciata.