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Monica Paolino scrive ai cittadini di Scafati e torna a parlare del Progetto Grande Sarno. A pochi giorni dalla marcia di protesta organizzata per domenica dai comitati civici per dire “no” ai veleni del Sarno, la consigliera regionale ha rivolto un lungo messaggio alla città, bocciando le scelte adottate dalla Regione Campania, senza risparmiare frecciate a chi si oppone alla realizzazione del Progetto Grande Sarno. «Altro che marcia per il fiume, propongo un funerale per la morte del Progetto Grande Sarno», uno dei passaggi riportati dalla politica scafatese.

Di seguito il testo integrale della lettera aperta di Monica Paolino.  

“Cari cittadini,

voi volete continuare a marciare? È una protesta, la vostra, contro l’immobilismo della politica? Contro un fiume che miete vittime? Fate bene a farlo. Ma sappiate una cosa, e qui non è il consigliere regionale che parla, ma la donna, la mamma e soprattutto la cittadina di Scafati, che come voi, ha a cuore il futuro di Scafati e dei propri figli: i comitati hanno vinto. De Luca ha dato loro il contentino.

Più che marciare sarebbe il caso di organizzare un funerale per la morte del Grande Progetto Sarno! Ebbene sì. I comitati hanno vinto, la città di Scafati ha perso per sempre l’occasione di mettere in sicurezza il bacino del Sarno e di rimettere in moto il processo di disinquinamento del Sarno.

Peccato. Peccato per le tante e dure battaglie che in Regione ho portato avanti scontrandomi con un Pd asservito e con un ambientalismo di facciata interessato solo a difendere gli interessi economici dei proprietari terrieri. Peccato per i fondi della comunità europea che torneranno indietro, per i ricorsi al Consiglio di Stato accolti, per i pugni battuti nelle commissioni regionali, per tutte le audizioni farsa che ho dovuto subire, da un governo regionale che sul Progetto Grande Sarno aveva dato già la sua sentenza.

L’ultima delibera approvata dalla giunta regionale, la numero 601 del 26/09/2017 giunge proprio a conferma delle mie parole.

Ancora una volta, aggiungendo nuovi lotti, nuovi cavilli e intoppi burocratici, si tenta di affossare il Progetto. Questo è l’obiettivo, non ci sono altre teorie o considerazioni da fare.

Il problema del Sarno, cari scafatesi, resta nostro. Cosa volete che se ne importino il presidente De Luca o ancor più, i comitati sempre proiettati ai loro interessi e che ora, fingono di capeggiare una marcia, che di sicuro non riguarda loro?

D’altra parte hanno ottenuto il loro contentino. Hanno vinto.

Noi, la città, gli scafatesi, per colpa loro, abbiamo perso».

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