Salerno piange il maestro Mario Carotenuto. Ad annunciare la scomparsa dello storico artista salernitano – deceduto oggi a Salerno all’età di 95 anni – è stato il primo cittadino Enzo Napoli che, con una nota, ha espresso il cordoglio dell’intera Amministrazione per la grave perdita che ha colpito la città di Salerno.
«Esprimo il cordoglio mio personale, della Civica Amministrazione e della cittadinanza tutta per la morte dell’artista Mario Carotenuto, cittadino onorario di Salerno. Il maestro Carotenuto è stato il sublime interprete dei luoghi, dei protagonisti, delle emozioni della nostra terra e della nostra comunità. La magia evocativa del colore, il tratto intenso ed originale, la capacità di arrivare al cuore delle persone hanno reso Mario Carotenuto artista tra i più importanti del suo tempo. Il suo presepe nella Bottega San Lazzaro è un elemento prezioso della nostra identità e lo rende immortale nel ricordo.
Con la scomparsa di Mario Carotenuto se ne va un pezzo della storia culturale e artistica della nostra città. Al maestro, alcuni anni fa, venne conferita dall’allora sindaco De Luca la cittadinanza onoraria di Salerno; questo a riprova di quanto fosse diventato un simbolo della nostra terra. Viveva nel cuore del centro storico, alle spalle del Duomo in quello che era anche il suo studio, dove immaginava e creava le sue opere. Il suo presepe dipinto era ed è un appuntamento immancabile per i salernitani e per i tantissimi visitatori che affollano le sale del Duomo di Salerno dov’è collocato nel periodo natalizio. Quest’anno sarà diverso ammirarlo senza di lui, ma sarà anche un’occasione per ricordarlo in tutta la sua grandezza di artista e di uomo. Fu proprio il suo presepe, negli anni Ottanta, a dare vita e a contribuire alla rinascita del centro storico, allora degradato e abbandonato a se stesso. L’amministrazione comunale tutta è rattristata da questa perdita. Carotenuto amava Salerno e i suoi cittadini. Considerava questa città, insieme alla Costiera Amalfitana, la sua musa ispiratrice. Solo la scorsa settimana il maestro aveva inaugurato, nella sala San Tommaso (nell’atrio del Duomo), una mostra di quaranta autoritratti dove giocava con se stesso, lasciandosi trasportare dalle trasformazioni del tempo. In un autoritratto, Carotenuto si ritrae leggermente dormiente nel suo atelier dove gli fanno visita i pittori di una vita, quelli per i quali provava grande affinità, da Van Gogh a Caravaggio, da Giorgione a Masaccio, fino a Picasso. Noi, oggi, lo vogliamo immaginare così. Vicino e in compagnia di quei grandi maestri che, come lui, non verranno mai dimenticati».