C’è anche Salerno fra i 442 comuni italiani ad alto rischio sismico, idrogeologico e di consumo del suolo. L’allarme arriva dai dati della ricerca effettuata dal Cresme/Consiglio Nazionale degli Architetti: nel report viene sottolineato come oltre 8 milioni di persone, il 13,7% dell’intera popolazione italiana, risieda in una zona ad alto rischio. Salerno è in “buona compagnia”: tra i comuni cerchiati con il rosso anche Napoli, Palermo, Catania, Messina, Brescia, Reggio Calabria, Perugia, Foggia e Rimini. La ricerca per la prima volta analizza come la combinazione del rischio idrogeologico pericolo di frane e di alluvioni – con quello legato alla sismicità ricada sui territori italiani.
Come i comuni a rischio alto, anche quelli classificati a rischio medio alto sono caratterizzati dalla compresenza dei tre elementi di rischio naturale. Per tutti la sismicità è elevata, ma 298 mila persone vivono nelle aree a rischio frana elevato (pari a 5.200 kmq) e 174 mila nelle aree a pericolosità di alluvione elevata (2.052 kmq). Anche nei comuni a rischio medio esistono contemporaneamente i tre elementi di rischio naturale: ben 38.540 kmq sono in zona sismica 1 o 2, dove risiedono oltre 2 milioni di persone; nelle aree ad elevato rischio di frana (pari a 5.360 kmq) risiedono 234 mila persone mentre nelle aree ad elevato rischio di alluvione (pari a 2.740 kmq) risiedono 740mila persone.