Tornerà in Giunta una parte del Piano Urbanistico Comunale del Comune di Baronissi. La decisione è stata presa al termine di un Consiglio fiume durato oltre sei ore, nel corso del quale otto componenti della maggioranza (altri due, Agnese Coppola Negri e Livio Maranzano, hanno preferito abbandonare l’aula) hanno presentato e approvato una proposta di modifica al Puc. Lo strumento urbanistico, dunque, dovrà tornare in Giunta ed essere sottoposto all’iter previsto per l’approvazione. «Sono sorti dei motivi di preoccupazione, anche alla luce degli incendi che in estate hanno distrutto le nostre montagne», ha ammesso il sindaco Gianfranco Valiante che, dopo il Consiglio ha tenuto una conferenza stampa insieme ad alcuni assessori e agli otto consiglieri promotori della modifica. «E allora non mi faccio prendere dalla smania per approvare il Puc oggi. Aspetto altri cinque-sei mesi per completare il tutto. Il nostro è un piano partecipato, flessibile e trasparente. Ci siamo impegnati a consegnarlo entro fine consiliatura e ce la faremo». Il primo cittadino conta di riportarlo in Consiglio comunale entro il 30 giugno.
È toccato, poi, al consigliere del gruppo Civico Uno, Francesco De Simone illustrare le perplessità che hanno spinto parte della maggioranza a chiedere che il Puc tornasse in Giunta. «Abbiamo voluto tutelare il territorio e, per quanto riguarda l’area di Cariti, difendere il più possibile le persone – ha spiegato De Simone -. Abbiamo iniziato a riflettere sullo strumento urbanistico, individuando un problema serio dato dal versante ovest della città. Storicamente quella è un’area in cui non si andava a costruire. Quando abbiamo verificato che due comparti andavano collocati propria a ridosso dell’area pedemontana, abbiamo pensato che non fosse stato il caso».
In quell’area, infatti, il Puc prevedeva la realizzazione di 52 alloggi. Un aspetto che non ha trovato concorde la maggioranza che ha proposto la modifica anche di quanto immaginato per la zona di Antessano dove sarebbero dovuti sorgere altri 42 alloggi. «Abbassando il carico urbanistico non abbiamo voluto gravare sul territorio –-ha concluso De Simone – . Non credo che aspettare altri 5 mesi sia un problema se messo a paragone con la salvaguardia dei nostri cittadini».
Da un punto di vista politico, sono stati il presidente del Consiglio comunale Vincenzo Melchiorre e i capigruppo Luisa Genovese e Franco Cosimato a ribadire la compattezza della maggioranza a seguito della decisione presa, respingendo le accuse della minoranza (clicca qui per leggere l’articolo).