baronissi moscatiello

La mancata approvazione del Puc da parte del Consiglio comunale di Baronissi (clicca qui per leggere l’articolo) ha mandato su tutte le furie l’opposizione che, guidata dall’ex sindaco Giovanni Moscatiello, stamane aveva abbandonato l’aula (della minoranza soltanto Tony Siniscalco è rimasto in Consiglio) dopo aver posto una questione pregiudiziale che era stata bocciata dalla maggioranza.

I rappresentanti dei gruppi Impegno Civico e Moscatiello sindaco (Sabatino Ingino, Antonio Ladalardo, Giovanni Moscatiello, Giovanni Landi e Alfonso Farina) hanno, quindi, convocato una conferenza stampa per analizzare politicamente la modifica del Puc proposta dalla maggioranza. «Il dato di fondo che emerge – tuona Moscatiello – è che Baronissi non ha ancora un piano urbanistico e questo rappresenta un danno enorme per la cittadinanza. Non si tratta né di fare lenti né di essere veloci. Si tratta di fare le cose bene. Ci troviamo di fronte a un fallimento inescusabile da parte dell’assessore al ramo e del sindaco».

Ma l’ex primo cittadino dà anche una lettura politica di quanto accaduto in Consiglio comunale. «È evidente che il governo della città non ha più la maggioranza – prosegue Moscatiello -. Se mi avessero fatto una cosa del genere, avrei rassegnato le dimissioni. La decisione degli otto colleghi non dovrebbe essere limitata soltanto ad un aspetto formale nel bocciare qualche tavola del Puc, ma dovrebbe tramutarsi in una sfiducia nei confronti del sindaco. In ogni caso apprezzo che finalmente sono state mosse critiche serie, spero che ci sia la maturità politica per prendere una decisione importante». Tornando poi sul rinvio, l’ex sindaco è perentorio. «Non porta benefici a nessuno – conclude Moscatiello -. Questo Puc purtroppo non si farà più. Vorrà dire che toccherà a noi rifarlo».

Duro anche il commento di Tony Siniscalco, unico consigliere di minoranza rimasto in aula durante la discussione in Consiglio comunale. Il capogruppo di “Nuova Baronissi” ha espresso il suo rammarico in una nota stampa. «Quest’oggi abbiamo assistito ad una farsa. Un Consiglio Comunale, che avrebbe dovuto approvare lo strumento urbanistico, indispensabile per la crescita e lo sviluppo economico della nostra città, si è trasformato nel fallimento della politica – l’affondo di Siniscalco -. Per coerenza e per il bene della cittadinanza – spiega – ho espresso voto favorevole al piano, ma parere contrario all’emendamento degli otto che, nascondendosi dietro problematiche tecniche, hanno invece, di fatto, sfiduciato il lavoro svolto in questi anni dalla giunta e dal sindaco. Ancor più grave è l’accoglimento della proposta da parte del primo cittadino».

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