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di FILIPPO NOTARI

Il Partito Democratico diserta il Consiglio comunale, salta la rinegoziazione dei prestiti a Mercato San Severino. La mancata condivisione dell’argomento ha indotto il gruppo guidato da Vincenzo Bennet a non presentarsi in assise, facendo venir meno il numero legale. Un chiaro segnale rivolto al sindaco Antonio Somma che, non avendo i numeri per governare, sta provando a siglare un’intesa programmatica con l’opposizione. Ma, fin qui, i tentativi non sono andati a buon fine. E lo strappo materializzatosi ieri sera in Consiglio comunale testimonia come le parti siano sempre più lontane. «Le decisioni che si ritengono strategiche vanno condivise, non possono essere portate in Consiglio già fatte – tuona il capogruppo del Pd, Vincenzo Bennet -. È un problema di metodo oltre che di merito. Si sarebbe voluto spalmare il debito dell’Ente su più anni, ma noi tutto vogliamo fare fuorché continuare con vecchi metodi, allungando sulle future generazioni i disastri del passato. Visto che c’era una boccata d’ossigeno, mi sarei aspettato che si discutesse anche di come l’avremmo utilizzata. Ma non c’è stata condivisione nonostante la Cassa Depositi e Prestiti aveva comunicato a inizio ottobre che c’era questa possibilità».

Poi la stoccata al primo cittadino. «Per formazione personale e professionale sono abituato a programmare, approfondire e cercare le soluzioni – conclude Bennet -. Le decisioni, positive o negative, vanno condivise. Il sindaco non deve dare nulla per scontato e deve capire che ha bisogno del Consiglio comunale».

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1 Comment

  1. Caro Bennet, il problema qui è proprio lei con il suo gruppo di consiglieri… Se le si assenta, a mio parere, è un problema suo in quanto dimostra poca responsabilità nel ruolo che vorrebbe (ma non riesce) ad occupare. Democraticamente ha perso le elezioni comunali, la città ha deciso, lei è stato reputato non all’altezza di gestire la città di Mercato San Severino, se ne faccia una ragione. Adesso, in bene o in male, c’è un sindaco che cerca di fare il meglio possibile, ed al posto di sostenerlo (con rispetto e democrazia) lei ed i suoi consiglieri declinate la maggior parte delle sue azioni.
    Abbiamo chiaramente capito che un po’ di bruciatura le è ancora rimasta, ma qua si mette in gioco una città intera per un suo capriccio.

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