Bollini pre-Venezia

di SABATO ROMEO

Sorriso amaro. Gonfia il petto Alberto Bollini al termine di Salernitana-Bari. Non per il risultato (il pari brucia e non poco) ma per il carattere di una squadra più forte anche dell’avversità e dell’emergenza. “Cosa prevale dopo questo pari? Prevale il grande plauso che va fatto alla squadra per l’impegno, la dedizione, l’adattamento dimostrato oggi – ammette Bollini che poi analizza – Il gol incassato dopo cinque minuti poteva essere una salita impossibile ed invece ci siamo svegliati, facendo anche un bel gioco. Non abbiamo mai rinunciato ad attaccare e il vantaggio del primo tempo era meritato. Peccato per il pari arrivato nel finale ma la qualità del Bari a partita in corso la conosciamo bene. C’è rammarico ma questa squadra ha dato tutto, anima e corpo e questo mi fa essere orgoglioso di questo gruppo”.

La classifica può attendere

L’ennesimo segnale, di una squadra cattiva, solida, vogliosa di centrare il colpo grosso o quanto meno continuare a lottare per quell’obiettivo senza però fare calcoli. “Stiamo facendo equilibrismo con le tante assenze da fronteggiare riscoprendo tante qualità che questa rosa ha. Questo è un campionato che viaggia sul filo del rasoio, dove una giocata o un episodio può cambiare davvero tante cose. Noi continuiamo a fare il nostro percorso: stiamo facendo bene ma solo a febbraio-marzo tutto questo sarà fondamentale“. Infine l’applauso a Rossi: “Dissi ad agosto che era un valore aggiunto. Sta facendo benissimo, lavora con disponibilità, applicazione e carattere. Oggi è stato determinante ma serve stare con i piedi per terra e concentrarsi sul lavoro quotidiano”.

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