Sono stati fermati due presunti scafisti dello sbarco arrivato ieri mattina al porto di Salerno. L’attracco più triste e caratterizzato dalla presenza a bordo dei cadaveri di 26 giovani donne. Una tragedia su cui è al lavoro la Procura della Repubblica di Salerno che, nel frattempo, ha individuato e fermato due giovani, un egiziano e un libico, ritenuti responsabili «di tratta delle persone e di aver organizzato e trasportato almeno 150 persone a bordo di un gommone».
I 401 migranti e i cadaveri erano stati recuperati dalla nave militare spagnola Cantabria in quattro operazioni di salvataggio effettuate a largo delle coste libiche.
Una volta che la nave è arrivata al porto di Salerno, la Procura della Repubblica ha immediatamente assunto la direzione delle indagini e ha effettuato personalmente attività di indagine insieme alla Squadra Mobile della Questura di Salerno e con il Nucleo di Polizia Giudiziaria della Capitaneria di Porto di Salerno. Le indagini sono proseguite ininterrottamente durante tutta la giornata di domenica e nelle prime ore di questa notte hanno consentito di emettere un decreto di fermo a carico dei due presunti scafisti.
All’identificazione dell’egiziano e del libico si è giunti grazie alle dichiarazioni di più migranti che viaggiavano a bordo dello stesso gommone pilotato dai fermati. Nell’ambito delle attività d’indagine sono state poi raccolte dichiarazioni che hanno permesso di accertare che almeno dieci migranti che viaggiavano sul gommone soccorso durante la prima operazione sono caduti in acqua, a causa delle avverse condizioni del mare, e sono ancora dispersi.
La provenienza
Le indagini effettuate dagli inquirenti, inoltre, hanno consentito di accertare che i 427 migranti sbarcati dalla nave Cantabria provenivano da Camerun, Nigeria, Libia, Guinea, Mali, Costa d’Avorio, Egitto, Togo, Sudan, Ghana, Sierra Leone, Marocco, Egitto, Camerun, Palestina, Namibia, Libia, Congo, Sierra Leone, Ciad, Siria, Sud Sudan e Senegal. Di questi 247 sono uomini, 85 donne, 24 minori appartengono ai nuclei familiari, mentre altri 18, non accompagnati, sono stati destinati ad apposite strutture in provincia di Salerno. Nel corso dell’attività di Polizia sono stati adottati 6 provvedimenti amministrativi di respingimento nei confronti di 3 egiziani e 3 marocchini.
Le indagini
Ma i rilievi coordinati dalla Procura della Repubblica di Salerno serviranno soprattutto a far luce sulla morte delle 26 giovani donne, le cui salme sono state trasferite nella sala mortuaria del cimitero di Salerno dove resteranno in attesa dell’autopsia. Come confermato all’Ansa dal perito della Procura di Salerno, il professor Antonello Crisci, si provvederà prima a effettuare un esame esterno dei corpi. Poi, sulla base di quanto riscontrato, sarà l’autorità giudiziaria a valutare se sia o meno necessaria l’autopsia. I primi esami termineranno nel giro di una settimana, poi si passerà agli accertamenti istologici e tossicologici. Il direttore dell’azienda ospedaliera Nicola Cantone ha dato disponibilità ad utilizzare le sale dell’ospedale Ruggi per le eventuali autopsie che potrebbero essere effettuate anche presso l’istituto di Medicina Legale al “Fucito” di Mercato San Severino.
Dibattito politico
Ma il tragico sbarco di Salerno ha contribuito a infiammare anche il dibattito politico sul tema dell’immigrazione. Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook non ha usato mezzi termini. «È una tragedia senza fine. Penso, con convinzione giuridica, che molti governanti dovranno essere chiamati a rispondere per crimini contro l’umanità e anche concorso in genocidio».
Chi, invece, chiede il lutto cittadino a Salerno è il vice coordinatore provinciale di Forza Italia, Gaetano Amatruda. «Salerno si fermi e rifletta. Sia di stimolo per l’intero Paese – afferma in una nota insieme a Michele Romaniello di “Andare Avanti” e Luca Lamberti de “L’Altra metà del Mare è…donna” -. Il sindaco proclami il lutto cittadino, inviti tutte le scuole a un momento di riflessione, si organizzi al cimitero un rito solenne. Qualcuno ha scelto Salerno e allora la città reagisca. Reagisca e diventi il centro di un dibattito più alto, interroghi il Governo e l’Europa».
Stamane anche il sindaco di Salerno, Enzo Napoli si era pronunciato su quanto accaduto, chiedendo rispetto all’intera città (clicca qui per leggere l’articolo).