Il Comune di Salerno proclama il lutto cittadino per le 26 giovani donne che hanno perso la vita durante l’ennesima tragedia del mare. Il tutto avverrà nel giorno dei funerali che si terranno quando saranno terminati gli accertamenti sulle salme disposti dalla magistratura. «La Giunta riunitasi oggi ha deliberato il lutto cittadino per le 26 giovanissime vittime giunte domenica a Salerno a bordo della nave spagnola Cantabria – si legge in una nota -. Il lutto cittadino è stato proclamato per il giorno dei funerali organizzati dal Comune di Salerno che si terranno, in forma pubblica, nel cimitero monumentale della città». Un segnale forte, quello lanciato dal sindaco Enzo Napoli e dalla sua Giunta che intendono commemorare degnamente le vittime di una guerra che non sembra conoscer fine. «Percorriamo la strada della solidarietà e dell’accoglienza – si legge nel messaggio dell’Ente – richiedendo il rispetto rigoroso delle nostre leggi».
Una decisione che ha messo d’accordo tutti, compresi gli esponenti politici appartenenti a partiti differenti. Il deputato di Campo Progressista, Michele Ragosta ha elogiato la scelta dell’Amministrazione Napoli. «Sono contento che da Palazzo di Città sia stata accolta la mia richiesta, lanciata domenica sera, di onorare la memorie di queste giovanissime donne che sognavano di costruire un avvenire nel nostro Paese e, invece, non hanno mai toccato terra – afferma Ragosta -. Un gesto di grande umanità da parte di un’Amministrazione che si è distinta in questi anni sul tema dell’accoglienza e della solidarietà».
Sulla stessa linea anche il vice coordinatore provinciale di Forza Italia, Gaetano Amatruda. «Un plauso sincero all’Amministrazione comunale, al sindaco e agli assessori. Il lutto cittadino per le ventisei donne uccise è un atto di civiltà, un gesto d’amore – affermano in una nota Gaetano Amatruda e Michele Romaniello di Andare Avanti e Luca Lamberti de “L’Altra metà del Mare è…donna” -. Adesso la città rifletta, stimoli discussioni più alte. Si coinvolgano le scuole, i più giovani. Salerno diventi la città capace di accompagnare un dibattito costruttivo, capace di individuare soluzioni e superare le strumentalizzazioni. Qualcuno ha scelto Salerno per gli sbarchi, la città risponda con la ribellione delle idee e dell’amore. Da Salerno parta un dibattito che punti a costruire proposte efficaci, azioni vere per bloccare queste atroci violenze. Non serve la propaganda ma la responsabilità ed il coraggio delle soluzioni».