di FILIPPO NOTARI
Il botta e risposta sembra destinato a non terminare. A Mercato San Severino si respira un clima politico incandescente. E la sensazione è che, da un momento all’altro, gli equilibri attuali possano andare in frantumi. Il sindaco Antonio Somma, infatti, ha replicato con decisione alla richiesta di dimissioni avanzata dai nove consiglieri dell’area Bennet. «Le richieste non si fanno sui giornali. Io continuo a lavorare per la città perché me l’ha chiesto la maggioranza dei cittadini», la risposta del primo cittadino che sembra pronto a rischiare il tutto per tutto. «Se c’è qualcuno che vuole contravvenire alla volontà elettorale faccia le procedure che ritiene più opportune. Il mio pensiero è stato più volte espresso ed è sempre andato nella direzione del rispetto per gli elettori, unico soggetto sovrano, e nell’interesse esclusivo della città».
Una posizione irremovibile che, in ogni caso, lascia aperte le porte al confronto. «Di certo per approccio personale e per rispetto di chi prova ancora a credere nelle istituzioni e nel proprio ruolo non ho nessuna intenzione di alimentare conflitti e gazzarre che hanno già dilaniato la nostra comunità – ha concluso Somma -. Il mio è un impegno di servizio e continuerò a metterci la massima dedizione fin quando eserciterò questo ruolo».
Chiarita la propria posizione, adesso il rischio è che il primo cittadino possa essere sfiduciato dai nove consiglieri eletti nelle liste a sostegno di Bennet. I componenti della coalizione di centrosinistra, infatti, avevano prima chiesto l’azzeramento della Giunta e, successivamente, le dimissioni del sindaco. Negli ultimi giorni, però, i rapporti si sono deteriorati e il rischio sfiducia è diventato nuovamente elevato. Un epilogo che, se dovesse materializzarsi, costringerebbe il comune della Valle dell’Irno a tornare alla urne nella prossima primavera, cancellando le elezioni tenutesi nemmeno sei mesi fa.