Il campionato di serie A è ricominciato “a bomba”, con due supersfide che hanno provato a far dimenticare le sofferenze degli ultimi giorni. Ma l’eliminazione dell’Italia dai Mondiali di Russia resta una ferita ancora sanguinante su un intero Paese che adesso si aspetta l’immediato riscatto. E, soprattutto, attende di sapere chi sarà il successore dell’esonerato Gian Piero Ventura, cacciato poche ore dopo la disfatta con la Svezia.
Non sarà semplice. Gran parte dei profili sondati per il rilancio del calcio azzurro, infatti, nutrono più di qualche dubbio nell’accettare l’incarico. E le lacrime del numero uno della Figc, Carlo Tavecchio, in un’intervista alle Iene sono sintomatiche delle continue difficoltà in cui è piombato il nostro calcio. La prima idea era quella di affidare le redini degli azzurri a Carlo Ancelotti. Il tecnico dell’ultimo grande Milan, però, si sta nascondendo e c’ha pensato il suo storico procuratore Branchini ad allontanarlo da una panchina caldissima: “Carlo ha altre priorità, difficilmente guiderà l’Italia”.
Le speranze restano. E, intanto, si continua a dragare il mercato degli allenatori. In tanti hanno già detto no, partendo da Massimiliano Allegri e Luciano Spalletti. Resta in bilico Antonio Conte che aspetta una proposta economica sontuosa per cominciare a pensarci. Al momento, dunque, il favorito diventa Claudio Ranieri. L’attuale tecnico del Nantes – scoperto sul finire degli anni Ottanta da Carmine Longo, il compianto dirigente salernitano che gli affidò la panchina del Cagliari, portato in pochi mesi dalla C alla A – si è mostrato interessato e, adesso, aspetta soltanto una chiamata per coronare il sogno di una carriera d’altissimo livello, consacrata con la conquista dello storico titolo inglese con il Leicester.