di FILIPPO NOTARI
La platea dell’Hotel Mediterranea era quasi tutta lì per lui. E non è un caso, forse, che dopo l’intervento di Piero De Luca, diversi amministratori hanno abbandonato la sala. Perché il convegno “Comuni allo specchio: nuove prospettive per i territori con la legge di bilancio 2018” – organizzato dal Pd e andato in scena stasera a Salerno – era soprattutto l’occasione per mostrare i muscoli e testimoniare la forza del partito sul territorio. Un dato che è stato confermato alla presenza di Ettore Rosato, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati e uomo vicino a Matteo Renzi, della segretaria regionale Assunta Tartaglione e del deputato salernitano Tino Iannuzzi che hanno preso parte al convegno insieme al segretario provinciale Enzo Luciano (alla sua prima uscita pubblica dopo l’elezione) e al sindaco di Salerno, Enzo Napoli.
La platea
Tantissimi gli amministratori e i militanti che, da ogni angolo della provincia, hanno risposto alla chiamata del partito. Dagli assessori al Comune di Salerno, Angelo Caramanno, Nino Savastano e Mimmo De Maio ai consiglieri comunali di Salerno, Horace Di Carlo, Donato Pessolano, Fabio Polverino, Antonio D’Alessio, passando per i sindaci Gianfranco Valiante (Baronissi), Vincenzo Servalli (Cava de’ Tirreni), Antonio Giuliano (Giffoni Valle Piana), Andrea Reale (Minori), il presidente della Provincia, Giuseppe Canfora, i consiglieri regionali Tommaso Amabile e Franco Picarone. Ma anche tanti militanti come Giovanni Coscia, Enrico Coscioni, Margherita Rinaldi, Paolo De Maio, Carmine Ansalone, Vincenzo Bennet e tanti altri.
«Modello Salerno»
Il ruolo di protagonista, però, è toccato al primogenito di casa De Luca che, durante il suo intervento, ha spesso usato toni e temi cari al governatore della Campania. «Salerno è una delle città più dinamiche, moderne, più progressiste d’Italia. Insieme a Milano è quella che ha subito la trasformazione urbana maggiore nell’ultimo ventennio», ha esordito il componente della segreteria regionale Pd. «Ma Salerno è anche una città all’avanguardia per i servizi sociali, per la raccolta differenziata, per la cultura». E ancora: «Dobbiamo ripartire da qui e fare di Salerno lo sponsor principale in tutta Italia per quel che vuol dire buon governo». Poi l’appello alla platea. «Finalmente la politica può tornare ad avere un contatto con il territorio – ha concluso Piero De Luca -. Non tutti saranno in grado di governare, scegliete una classe politica seria, competente, capace di rialzare davvero il nostro Paese. Affidate al Pd la possibilità di poter continuare il lavoro svolto».