di FILIPPO NOTARI
I nomi non ci sono ancora. Ma la strategia annunciata a Salerno da Ettore Rosato potrebbe rappresentare una conferma indiretta anche per la discesa in campo di Piero De Luca. Il capogruppo Pd alla Camera dei Deputati – che ha partecipato all’incontro in programma al Mediterranea Hotel -, infatti, nel rispondere a chi gli chiedeva quale sarà il criterio per la scelta dei candidati alle prossime Politiche, ha evidenziato che sarà importante avere contatto con il territorio. «Troveremo una modalità di consultazione all’interno del partito – ha affermato Rosato -. Poi dovremo sederci al tavolo con tutti i componenti della coalizione». Ma un’idea su come procedere i dem già ce l’hanno. «Candideremo i più forti, i migliori, quelli che possono competere meglio sul territorio e vincere il collegio». Un identikit chiaro e che, in provincia di Salerno, potrebbe far ricadere la scelta di Matteo Renzi sul primogenito di casa De Luca.
Una candidatura considerata blindata ma che potrà diventare ufficiale soltanto nel momento in cui saranno ufficializzati i collegi e definita la partita delle alleanze. «I collegi saranno pressoché confermati, ci sarà solo qualche piccolo aggiustamento, che non dovrebbero riguardare la Campania, derivante da modifiche della popolazione», ha spiegato Rosato soffermandosi anche sulla possibile unità della sinistra. «Stiamo costruendo una coalizione ampia, forte, competitiva, coesa. Giuliano Pisapia rappresenta bene la sinistra fuori dal Pd. Poi c’è un pezzo di sinistra integralista a cui continuiamo ad appellarci, chiedendo di stare uniti e di lavorare per non far vincere la destra nei collegi. Ci appelliamo a tutti e non abbiamo veti nei confronti di nessuno».