furto castel san giorgio

di ALESSANDRO MOSCA

La tecnologia al servizio del malaffare. Il blitz dei carabinieri effettuato ieri nel centro storico di Salerno, che ha permesso di assicurare alla giustizia i tre reggenti di una fiorente piazza di spaccio sorta in via Masuccio Salernitano, fa emergere dei dettagli inediti per le attività di vendita della droga nella città d’Arechi.

Nell’area prossima all’abitazione dove veniva custodita e venduta la droga, infatti, era stato installato un sistema di telecamere che permetteva di avere “sotto controllo” tutta la zona. Gli occhi elettronici, infatti, “agevolavano” le verifiche delle sentinelle pronte a segnalare pericoli, immortalando l’eventuale presenza di forze dell’ordine ma anche di clienti pronti a rifornirsi di sostanze stupefacenti.

Il sistema di video-sorveglianza è stato sequestrato dai militari dell’Arma del Nucleo Operativo guidati dal maggiore Pietro Paolo Rubbo – che nell’attività sono stati coadiuvati dal Nucleo Cinofili di Tito – che adesso verificheranno il funzionamento ed eventuali dettagli che potrebbero emergere dalle registrazioni.

Un modus operandi trovato spesso nelle grandi piazze di spaccio del Napoletano, come quelle di Scampia e Secondigliano, dove i criminali, per “proteggere” le loro attività, in numerosi casi hanno fatto ricorso all’installazione di telecamere per controllare in modo più efficace la loro area d’azione.

Il “sistema” del centro storico era stato messo nel mirino già da tempo. Le attività dei carabinieri sono iniziate dopo l’arresto di un giovane, avvenuto alcuni mesi fa, trovato in possesso di venti grammi di cocaina a pochi passi dall’abitazione di via Masuccio Salernitano dove è stato effettuato il blitz e dove sono stati trovati più di 8 chili di hashish, 2 chili di cocaina, 7mila euro probabile provento dell’attività di spaccio e una pistola rubata alcuni mesi fa a Serre.

Ai sospetti dei carabinieri dopo quell’operazione si sono aggiunte poi alcune segnalazioni che sottolineavano a più riprese “presenze sospette” in zona: indizi che hanno “costretto” i militari dell’Arma ad intensificare le attività d’indagine e che hanno spinto il sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno, Marco Colamonici, a firmare il mandato di perquisizione per effettuare il blitz che ha portato all’arresto di tre persone, un 57enne di Salerno, un 53enne di San Cipriano Picentino e un 32enne salernitano. Al momento non ci sono altri soggetti iscritti sul registro degli indagati.

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