di SABATO ROMEO
Tre punti d’oro. La Serie A cambia di nuovo padrone dopo Udinese-Napoli 0-1. Basta un gol di Jorginho sugli sviluppi di un calcio di rigore a regalare di nuovo ai partenopei la vetta ricacciando alle proprie spalle l’Inter. Una partita dura, maschia, decisa dal calcio di rigore che Jorginho prima sbaglia per poi insaccare sulla ribattuta.
La partenza del Napoli è sottoritmo, quasi a voler studiare il piazzamento della nuova Udinese di Oddo. Le geometrie e la velocità d’azione risente e tanto della fisicità dei friulani, pericolosi sui calci piazzati ma con pochissime idee. Il Napoli aspetta con poca lucidità, prima dell’episodio che sblocca il match: Samir stende Maggio in area, dal dischetto Jorginho calcia male ma Scuffet fa peggio servendo al regista la palla per il vantaggio partenopeo. Il secondo tempo ripresenta la stessa immagine dei primi quarantacinque minuti: poche idee e soprattutto poca brillantezza, possesso palla sterile e grande attenzione alla fase difensiva. Il Napoli non costruisce ma nemmeno subisce. Il pericolo è tutto in una conclusione di Barak anestetizzata da Reina che permette di festeggiare il controsorpasso.