Termovalorizzatore a Giffoni Valle Piana, il Movimento 5 Stelle scende in campo con il consigliere regionale Michele Cammarano che stamane ha presentato un’interrogazione a risposta scritta per far luce sulla questione. «Negli ultimi giorni il presidente della Provincia di Salerno, Giuseppe Canfora, ha rilanciato il progetto di una discarica in località Sardone, sebbene con il piano rifiuti 2015 la Regione ha accantonato il progetto». La denuncia di Cammarano arriva dopo giorni di dibattito che hanno visto in prima linea il sindaco Antonio Giuliano. Il primo cittadino, tra l’altro, avrebbe avuto rassicurazioni anche dal Consiglio provinciale di cui fa parte (clicca qui per leggere l’articolo). Ma l’esponente pentastellato intende proseguire per la sua strada. «Pretendiamo chiarimenti su una vicenda che da quasi dieci anni viene strumentalizzata sulla pelle dei cittadini. Che senso ha, in una fase in cui i termovalorizzatori sono fuori dal volere delle comunità locali, oltre che dalla programmazione regionale sui rifiuti, riattivare le procedure a riguardo? Ci risulta, infatti, che allo stato siano ancora in corso le procedure amministrative, confermate da atti a firma del presidente Canfora, per la realizzazione dell’impianto previsto nel 2008 nell’area di Giffoni Valle Piana. Una procedura in fase avanzata, sebbene la nuova legge regionale sul riordino del ciclo dei rifiuti rimetta alla sola Regione ogni competenza in materia di nuovi impianti. Non comprendiamo come, in completa autonomia, la Provincia possa dichiarare ancora utile, dopo 9 anni, un’opera ad oggi non prevista da alcun piano regionale. Per non parlare dell’eventuale spreco di denaro pubblico provocato dai milioni di euro stanziati per gli espropri delle aree in questione».
Di qui l’affondo rivolto al numero uno di Palazzo Sant’Agostino. «Ci chiediamo perché – conclude Cammarano – Canfora, piuttosto che confermare come da piano regionale l’inutilità del termovalorizzatore, rimetta al Consiglio provinciale la decisione su una scelta illegittima nella forma e nella sostanza. Scelta ancora più discutibile se si pensa che da recenti dichiarazioni rilasciate agli organi di stampa, il presidente della provincia di Salerno a proposito del comune di Sarno, di cui è sindaco, abbia pronunciato un secco no persino all’apertura di un impianto di compostaggio».