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“Arrivano i deferimenti di Catanzaro-Avellino: rischio retrocessione“. Il titolo de La Gazzetta dello Sport oggi in edicola non lascia molto spazio alle interpretazioni. Anche se ovviamente ci sarà un processo sportivo da celebrare. Intanto, la magistratura federale ha acquisito gli atti della Procura di Palmi che ha indagato sulla gara Avellino-Catanzaro del 5 maggio 2013, in Lega Pro, vinta dai biancoverdi 1-0.

Secondo la tesi degli inquirenti quella partita sarebbe stata combinata per finire in un pareggio. Ieri il procuratore della Figc ha emesso i deferimenti, a vario titolo, anche per il presidente dell’Avellino Walter Taccone e il d.s. irpino Vincenzo De Vito. Tra gli altri accusati c’è anche il calciatore all’epoca del Catanzaro, Andrea Russotto. In ballo, come sempre nella giustizia sportiva, c’è la differenza tra responsabilità oggettiva e diretta. Il secondo caso prefigura come massima pena la retrocessione.

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