Doveva essere una giornata di festa per il rapporto ultraventennale che lega le tifoserie di Brescia e Salernitana ma oggi al “Rigamonti” è stato soltanto in parte così. La notizia dell’incidente occorso ad un mini-bus di ultras granata diretti in Lombardia, infatti, ha smorzato l’entusiasmo e l’allegria che avevano accompagnato l’inizio del viaggio.
Il gemellaggio, però, è stato ugualmente onorato, anche se in tono minore: all’arrivo degli altri supporters di fede granata, la Curva Nord Brescia ha fatto trovare uno striscione che recitava “NG presente“, rivolto proprio ai ragazzi della Nuova Guardia coinvolti nell’incidente e dunque assenti questo pomeriggio. Un pensiero sentito da parte degli ultras bresciani, che attendevano l’intero direttivo della Curva Sud Siberiano per rinnovare l’amicizia e pranzare insieme prima del match tra Rondinelle e Salernitana.
All’interno dello stadio, gli altri gruppi della torcida granata hanno deciso di non esporre alcun drappo come abitualmente accade in trasferta, ma hanno affisso alla ringhiera del settore ospiti lo striscione “NG presente” (scritta blu, su carta bianca) in segno di rispetto verso gli ultras col simbolo della tigre. E la medesima cosa è stata fatta anche dalla Curva Nord Brescia, che al posto dello striscione identificativo che di solito campeggia sulla vetrata del settore di casa, ha preferito esporre lo stesso messaggio preparato per i ragazzi di Salerno.
Anche dalla gradinata del “Rigamonti”, è stato srotolato un altro striscione di vicinanza per i tifosi granata coinvolti stamattina nell’incidente (“Vicini alla Salerno Ultras“), firmato dall’altro gruppo ultras della Leonessa, cioè i Brescia 1911.
Frequenti gli applausi e i cori d’incitamento e di rispetto reciproco tra le due tifoserie, soprattutto quando dal settore granata è stato esposto lo striscione con su scritto “Ad ogni nostro incontro una giornata speciale, Brescia e Salerno un’amicizia da onorare“. Gli ultras del cavalluccio marino hanno poi sostenuto la squadra di Bollini, colorando la curva con le sciarpe e innalzando cori d’appartenenza alla città di Salerno e alla maglia granata, nonostante in campo la squadra non stesse affatto ben figurando.
Alla fine dei 90 minuti, altro abbraccio tra le due tifoserie, unite più che mai al di là del risultato maturato sul rettangolo verde.