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Utilizzano uno dei tormentoni musicali del 2017, i Giovani Socialisti di Salerno per intervenire sul “caso vigilia” scoppiato a pochi giorni dall’inizio delle festività natalizie. La Federazione salernitana, guidata dal segretario Vittorio Cicalese, prende in prestito la canzone “La musica non c’è” per puntualizzare la propria posizione rispetto alle recenti dichiarazioni di alcuni consiglieri comunali sulla necessità di “bandire” la musica all’esterno dei locali durante la vigilia di Natale e quella di Capodanno (clicca qui per leggere l’articolo). «Salerno da sempre ha, tra le sue tradizioni più amate e rispettate, lo “struscio”: tantissimi salernitani, ed in particolare i giovani, si ritrovano in giro per le strade salernitane per scambiarsi i tradizionali auguri di buone feste e condividere un drink in compagnia di amici e parenti – afferma Cicalese in una nota -. Vietare la musica all’esterno come se fosse motivo di “destabilizzazione” dell’ordine pubblico o della fruibilità dei diversi esercizi commerciali aperti in giro per la città, significa non condividere le tradizioni salernitane e non garantire il giusto spazio alla cittadinanza che intende festeggiare senza esagerare. Le già applicate ordinanze, in termini di sicurezza, consentiranno allo “struscio” di realizzarsi senza usi e abusi di bottiglie di vario genere che potrebbero creare problemi di ordine pubblico e di inciviltà, per cui è ipotizzabile un freno sostanzioso alle esagerazioni che nulla hanno a che vedere con il problema dell’intrattenimento musicale».

Di qui l’appello rivolto al sindaco Enzo Napoli e alla sua Amministrazione da parte della Federazione Giovani Socialisti di Salerno. «Si deve garantire la sicurezza della cittadinanza mediante l’osservanza delle regole e non per mezzo d’inutili divieti che andrebbero a destabilizzare non solo le attività commerciali ma anche le tradizioni salernitane – conclude Cicalese -. Come già annunciato dal consigliere comunale Massimiliano Natella, è necessario regolamentare e garantire sicurezza a chiunque voglia percorrere le varie zone nevralgiche della città, senza in alcun modo vietare l’esecutio di una tradizione. Si provveda, anzi, a proporre in tempi brevi un accordo con la Siae per favorire le esibizioni di giovani artisti salernitani che vorrebbero e meriterebbero più spazio sul territorio, senza dover necessariamente gravare sulle casse dei gestori dei locali volenterosi».

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