La “serrata” della discordia. Si riaccende una polemica già rovente negli anni scorsi dopo che il sindaco di Salerno, Enzo Napoli, con un’ordinanza ha disposto che tutti i locali pubblici siti nella zona dello stadio Arechi dovranno restare chiusi dalle ore 14 alle 24 di giovedì 21 dicembre. Il motivo? Quel giorno, in orario serale (fischio d’inizio alle ore 20.30), si gioca Salernitana-Foggia, partita della 20esima giornata del campionato di serie B.
La Questura, su indicazioni dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive che fa capo al Viminale, ha spiegato che «la gara presenta serie criticità sotto il profilo dell’ordine pubblico a causa dell’accesa e attuale rivalità esistente tra le due tifoserie e per la prevedibile presenza, allo stadio Arechi, di numerosi supporters ospiti che seguiranno la propria squadra in trasferta a bordo di pullman e autovetture private». Dunque, zona “blindata”. E saracinesche obbligatoriamente abbassate per bar, ristoranti, cinema e altre attività site nei pressi dell’impianto di via Salvador Allende.
Furiosi gli esercenti: «Proprio a pochi giorni dal Natale, quando il commercio finalmente ha la possibilità di “respirare” un po’, si perde un’intera giornata di lavoro. Non si poteva rinviare la partita?». Si era pensato di farlo, vista la concomitanza con il boom turisti per Luci d’Artista, ma ormai è troppo tardi.
La decisione di confermare la disputa di Salernitana-Foggia in orario serale, dopo lunghi vertici tra le due società calcistiche, l’amministrazione comunale e le autorità di pubblica sicurezza, è definitiva. Con buona pace di tutti, sembrava. Tranne che dei commercianti della zona, seriamente penalizzati da un’ordinanza ritenuta necessaria per garantire il servizio d’ordine che prevedrà anche l’installazione dei container all’esterno della Curva Nord riservata agli ospiti, per “separare” i tifosi granata dai dauni.