porto salerno

di ALESSANDRO MOSCA

Una fatalità. Una tragica fatalità che ha spezzato la vita di un uomo di 42 anni e gettato nel dolore un’intera comunità, una grande famiglia costretta a dover piangere uno dei suoi componenti. Dolore, rabbia e disperazione. Sono questi i sentimenti che avvolgono il porto di Salerno e i suoi operatori dopo la morte di B.T., l’operaio salernitano deceduto ieri a causa delle gravi ferite riportate in un incidente avvenuto nello scalo commerciale della città d’Arechi.
Dalle 13 in poi, gli agenti della polizia di frontiera – guidati dal vice questore Giuliana Postiglione – su input del pm incaricato dalla Procura di Salerno hanno provato ad appurare la dinamica di quanto accaduto nei pressi dei magazzini generali. Secondo una prima ricostruzione, B.T. sarebbe rimasto incastrato in un agglomerato di rame. Difficoltà che sono state notate da un collega, giunto in suo soccorso. Poi il buio: un carrello, infatti, ha travolto in pieno l’operaio di 42 anni, spirato pochi minuti dopo all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona a causa delle gravissime ferite riportate nell’incidente.
Una morte bianca, l’ennesima nella provincia di Salerno, che lascia tutti senza parole. E dà spazio soltanto alla disperazione a pochi giorni dal Natale, una festa che la “famiglia” del porto di Salerno non potrà vivere come gli altri anni. Si rivivrà l’incubo dello scorso anno, quando un altro maledettissimo incidente, in una notte che fu più buia delle altre, causò il decesso di Lino Trezza, l’operaio di 34 anni rimasto schiacciato da un muletto.
Come in un bruttissimo incubo, quei terribili momenti che pian piano stavano diventando sempre più lontani sono tornati attuali. Toccherà adesso alla magistratura chiarire l’accaduto mentre l’Autorità Portuale ha contemporaneamente aperto un’inchiesta interna (clicca qui per i dettagli) per appurare senza ombra di dubbio il fatto e i sindacati dei lavoratori portuali sono tornati in battaglia, proclamando ad horas 24 ore di sciopero (clicca qui per i dettagli) e riaprendo la ferita sempre aperta della sicurezza sul lavoro.
Azioni che non serviranno a cancellare il dolore di un’intera comunità che sui social, ha sfogato tutta la sua rabbia. Ricordando, però, quell’uomo che fino a poche ore prima era uno di loro. “Il tuo sorriso e la tua educazione resteranno per sempre con noi”, si legge in uno dei messaggi più delicati pubblicati sulla bacheca Facebook del 42enne salernitano. Nel cuore e nella mente della “famiglia” del porto di Salerno, B.T. resterà per sempre uno di loro.

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