Centri commerciali aperti a Salerno anche nel giorno di Santo Stefano, “visita” degli attivisti di Rifondazione Comunista in un noto maxi-store del quartiere Fratte per esprimere il proprio dissenso e chiedere maggiore rispetto per i lavoratori e gli addetti della struttura: “Lo scopo di tale iniziativa non era solo quello di denunciare quanto ormai è noto a tutti (sfruttamento, sottosalario, stipendi da 400 euro mensili, contratti atipici, estremamente precari e a “grigio”, licenziamenti a go go, sottomissioni e “terrore” dei dipendenti) ma quello di offrire a quanti si ritrovano in queste assurde e inaccettabili condizioni tutti i servizi legali, contrattuali e vertenzieri di cui hanno bisogno oggi o che ne avranno bisogno nel prossimo futuro”, si legge in una nota. “Servizi che possiamo e vogliamo offrire a tutti grazie alle varie professionalità dei nostri iscritti e grazie ai nostri rapporti politici e organizzativi con le varie e diversificate sigle sindacali. Quindi consulenti del lavoro, avvocati giurislavoristi, dirigenti sindacali, vertenzieri ecc. ecc.
Solo rompendo il muro di solitudine in cui oggi vivono i lavoratori sarà possibile bloccare e “neutralizzare” lo sfruttamento selvaggio e il clima di paura presente in tutti i luoghi di lavoro, solo riprendendo “il filo collettivo” di quanti oggi sono costretti ad “accettare” qualsiasi condizione di lavoro sarà possibile riprendere il percorso per riacquistare i diritti perduti anche grazie alle politiche scellerate (jobsact ad esempio) che i vari governi di centro sinistra e di centro destra hanno messo in atto negli ultimi due decenni. Per ritornare a vincere con il protagonismo dei lavoratori”.
