di FILIPPO NOTARI
L’umore di Mercato San Severino è nero come il cielo che sovrasta la città. La tragedia consumatasi la scorsa notte in via Tommaso Sanseverino e che è costata la vita a una donna di 82 anni e ai figli di 60 e 58 anni ha scosso tutti. I tre sono morti a seguito di un incendio sviluppatosi in un appartamento al secondo piano del civico 22. Fiamme killer che non hanno lasciato scampo a una famiglia stimata e apprezzata da tutti nella città della Valle dell’Irno. «Li conoscevo da sempre, erano brave persone», sussurra con la voce tremolante un’anziana mentre rientra in una casa attigua a quella distrutta dalle fiamme. A dividere le due abitazioni è un piccolo atrio, sorvegliato da una gazzella dei carabinieri e sul quale affaccia una delle camere maggiormente colpite dall’incendio. Le fiamme hanno danneggiato la serranda della finestra e le tracce di fumo nero sono ben evidenti nella parte superiore della parete. In tanti, rientrando a casa, sollevano il capo per rivolgere uno sguardo al secondo piano della palazzina (abitata da sette famiglie) in cui hanno trovato la morte i tre. Altri, transitando in auto lungo la strada che collega il centro con la zona industriale, non possono fare a meno di rallentare dinanzi al luogo della tragedia.
Per strada le voci si rincorrono tra ricordi e supposizioni sulla possibile dinamica dell’incendio killer. In città, infatti, nessuno riesce a darsi una spiegazione su quanto accaduto la scorsa notte in via Tommaso Sanseverino. Una tragedia che resta avvolta nel mistero e su cui sono a lavoro i carabinieri della compagnia di Mercato San Severino, coordinati dal pm di turno della Procura di Nocera Inferiore.
I militari attendono di ricevere la relazione tecnica stilata dai vigili del fuoco, intervenuti per sedare le fiamme ed evitare che si propagassero in altre stanze dell’appartamento. Il tempestivo intervento dei caschi rossi, però, non è bastato per evitare la morte dell’anziana e dei suoi due figli, rinvenuti già privi di vita all’arrivo dei soccorritori.
I militari sanseverinesi, guidati dal maggiore Alessandro Cisternino, insieme ai colleghi della scientifica di Salerno e ai pompieri, hanno provveduto a effettuare i rilievi del caso per provare a ricostruire la dinamica della tragedia che, al momento, resta ancora incerta. Gli investigatori non escludono alcuna pista, nemmeno quella più macabra dell’omicidio-suicidio. Ed è anche per questo che il magistrato ha disposto il sequestro delle salme – che saranno sottoposte ad autopsia – e dell’appartamento per provare a far luce su di una tragedia che ha lasciato senza parole tutta la comunità di Mercato San Severino.