A poche ore dalla fine del 2017, il Pd di Pontecagnano Faiano ha tracciato un bilancio dei suoi ultimi dodici mesi di lavoro e impegno per la città. Una lunga lista che comprende: 21 interrogazioni consiliari, 8 proposte presentate all’Amministrazione (modifica sanzioni impianti serricoli in zone a vincolo paesaggistico; interventi urgenti su problematiche relative alla fascia costiera; reinvestimento degli introiti annui delle antenne di telefonia sul territorio; adesione al decreto legge sulla valorizzazione del vuoto a rendere; miglioramento del servizio di illuminazione pubblica; pulizia e messa in sicurezza del fiume Picentino e del torrente Asa; adesione ai finanziamenti sulla messa in sicurezza e ristrutturazione delle scuole; modifica installazione luminarie e decori natalizi), 13 richieste di accesso agli atti e ai documenti comunali, 2 richieste di convocazione del Consiglio comunale (litoranea e riqualificazione parchi giochi e aree verdi), 32 comunicati stampa e 7 manifesti pubblici, una proposta inviata all’Anas per la cartellonistica turistica autostradale, tre emendamenti al bilancio di previsione, osservazioni e rilievi presentati al Pua della ditta Spineta e al Masterplan di via Budetti, un esposto alla Procura della Repubblica e all’Anac sui debiti fuori bilancio, un esposto al Prefetto per la mancata convocazione del Consiglio sulle problematiche della litoranea, incontri e riunioni con i vertici del Museo, dell’Asl, dell’Arpac, dell’aeroporto, di Provincia, Regione e Governo per problematiche d’interesse locale, due convegni ed eventi pubblici, organizzazione di tutta la fase congressuale e delle primarie con oltre 700 votanti.
«Sono lieto, anzi lietissimo, del prodotto dei nostri sforzi. Insieme ai consiglieri comunali, ai membri del direttivo e delle commissioni, ai tesserati e ai simpatizzanti – afferma il coordinatore cittadino del Pd, Roberto Brusa -, abbiamo realizzato interventi e fatti tangibili e costruttivi. Non parole, ma numeri. Si può sempre fare meglio e di più ma sfido chiunque, a fronte di questo lungo elenco, a dire che non abbiamo lavorato abbastanza, che non ci siamo sacrificati, che non abbiamo almeno provato, nei limiti dei nostri rispettivi ruoli e delle nostre possibilità, a cambiare e migliorare la nostra realtà. Orgoglioso e più forte di prima, ringrazio chi mi sostenuto e chi vorrà continuare a farlo in questo nuovo anno tutto da scoprire. Auguri per un felice e sereno 2018».