Continuano le azioni di “disturbo” dei militanti di Rifondazione Comunista e dei Giovani Comunisti per far conoscere gli obiettivi e il programma politico della lista “Potere al popolo”. Dopo il blitz effettuato al centro commerciale “Le Cotoniere”, oggi la manifestazione è stata effettuata dinanzi all’albero di Natale del Comune di Baronissi.
«Alcuni dei nostri militanti e iscritti opportunamente vestiti da Babbo Natale hanno depositato tre pacchi regalo sotto l’albero e successivamente hanno distribuito ai cittadini presenti un volantino – spiegano in una nota i promotori dell’azione -. Sia il testo di quest’ultimo sia gli slogan scritti sui “pacchi regalo” hanno toccato i temi delle spese militari e delle missioni dei nostri militari all’estero. A tal proposito l’ultima “pericolosa avventura” che il Parlamento si appresta ad autorizzare, malgrado lo scioglimento delle Camere, è in Niger. Nel 2017 il totale delle spese militari ha raggiunto la cifra record di 24 miliardi di euro (64 milioni al giorno). Un record che sarà battuto già nell’anno prossimo, che inizierà tra poche ore, visto che hanno già preventivato un aumento di un ulteriore miliardo. Inutile dire, perché è noto a tutti gli italiani, che contestualmente all’aumento delle spese militari sono stati tagliati i fondi destinati all’istruzione e alla cultura, alla salvaguardia dei territori e per il riassetto idrogeologico del nostro paese e per l’edilizia scolastica. Al contrario sono aumentati i ticket sanitari e gli esami clinici e ospedalieri fuori dalla “spesa sanitaria pubblica”. Sono aumentati anche l’età necessaria e il numero degli anni contributivi per accedere alla pensione».
Temi scritti sui pacchi regalo depositati sotto l’albero di Natale a Baronissi. «Abbiamo scelto questa città – concludono i promotori – come una sorte di nostro riconoscimento pubblico per le varie “prese di posizione” che il Consiglio Comunale, grazie all’opera e al lavoro del nostro consigliere comunale, ha preso più di una volta in questi anni sui temi della pace, della solidarietà internazionale e contro la guerra».