di SABATO ROMEO
Sogni playoff, speranze rinnovate, esoneri e nuovi arrivi. Il 2017 della Salernitana è stato un’altalena di emozioni, sensazioni, obiettivi, ambizioni. Dalla rimonta playoff, sfumato però a poche giornate dal termine dello scorso campionato, alla partenza con alti e bassi della stagione attuale, culminato con l’esonero di Bollini e l’arrivo di Stefano Colantuono. Mese per mese, riviviamo tutte le tappe del 2017 granata.
APRILE

Aprile si apre con il pesantissimo successo esterno sul campo del Pisa (0-1 con zampata di Rosina) che fa esplodere i 400 tifosi presenti all’Arena Garibaldi inguaiando e non poco la squadra dell’ex Gattuso. Bollini fa il pompiere («Manca poco alla salvezza, poi chissà…»), mentre la società fa sul serio per il progetto “Salernello”: nel pomeriggio di Salernitana-Cittadella il co-patron Mezzaroma e il ds Fabiani vengono avvistati a Giffoni Valle Piana per studiare la fattibilità dell’affare. Con i veneti arriva solo un pari (0-0) ma l’Arechi applaude.
Tre giorni dopo a Terni i granata incappano in una giornata “no” e cadono (1-0 con gol vittoria di Avenatti). La Pasquetta regala una Salernitana di ferro: con il Latina arriva un importante successo in rimonta (2-1, con Rosina e Sprocati che ribaltano il vantaggio di De Giorgio). Mezzaroma suona la carica («Cattiveria e ferocia agonistica per i playoff») mentre Bollini vola basso. A Vercelli arriva uno 0-0 importante, con la società granata adirata e non poco per gli ululati razzisti contro Gomis. Il 25 aprile si consuma il derby del cuore con il Bari: il pari senza gol finale (0-0) lascia l’amaro in bocca sia a Bollini che a Lotito («Bisognava osare di più»).
MAGGIO

Lo scontro diretto con il Frosinone diventa così il crocevia della stagione: gli ultras caricano la squadra ma la concretezza dei ciociari, le troppe disattenzioni della difesa campana e le decisioni dell’arbitro Pasqua spengono i sogni granata (1-3). Obiettivo play-off che svanisce definitivamente a Carpi (2-0 con gol vittoria di Bianco e Lasagna) alimentando i rimpianti del co-patron Mezzaroma («Squadra immatura nei momenti decisivi»). Il derby con l’Avellino chiude con il sorriso la stagione interna. Dopo il colloquio con i tifosi al “Volpe”, il 2-0 firmato Coda-Imrpota annichilisce gli irpini e regala l’ultima gioia di un campionato vissuto in crescendo ma gettato via nel momento topico.
L’ultima dell’anno si disputa a Perugia con un k.o. che non lascia scorie (3-2). Tanta paura durante il viaggio di ritorno per una pietra scagliata contro il pullman della squadra che scheggia i vetri senza però ferire i calciatori granata. Lotito intanto continua a lavorare per la presidenza della Lega B e annuncia: «In caso di elezione l’unico patron sarà Mezzaroma». Il club, invece, pensa già alla prossima stagione e ufficializza Roccaporena come sede del ritiro.
GIUGNO

L’estate granata parte con l’attesa per il rinnovo di Bollini. Il club aspetta e intanto vara un rigidissimo salary cap per provare a limitare le perdite in bilancio. Lotito tuona («Costruiremo un mix fra giovani e vecchi, impossibile perdere milioni») mentre il primo meeting con Bollini partorisce una fumata grigia. Il tecnico si concentra sugli Europei Under 21 vissuti da opinionista mentre il ds Fabiani studia i primi colpi: ufficializzato il riscatto di Sprocati dalla Pro Vercelli, inizia il pressing per Bocalon mentre è asta per Coda e Donnarumma. Il capocannoniere granata cede alla corte sfrenata del Benevento e alla possibilità di ritornare in serie A («Sognavo di farlo con la maglia granata», il commiato social), Donnarumma invece si avvicina all’Empoli del mentore Vivarini.
Fabiani “blocca” Signori, svincolato dal Vicenza ma temporeggia (poi facendo saltare l’affare) e lavora per il rinnovo di Bernardini. Il 30 giugno arriva la tanto attesa ufficialità: «Alberto Bollini resterà alla guida del club per la stagione 2017-2018»
— Il racconto del 2017 granata continua domani mattina con il trimestre Luglio-Settembre —
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