oreste agosto

di FILIPPO NOTARI

Oreste Agosto ci riprova. L’avvocato salernitano, a un anno e mezzo dalla mancata candidatura a sindaco di Salerno, tenta una nuova avventura politica. L’amministrativista ha, infatti, presentato la propria autocandidatura per le parlamentarie indette dal Movimento 5 Stelle e che serviranno a comporre le liste per la Camera dei Deputati e per il Senato. Agosto ha dato la disponibilità per il Senato, presentando – come previsto dal regolamento – il proprio curriculum vitae, quello di attivista, un resoconto della attività politiche e sindacali svolte e una lettera d’intenti. «Ho scelto di autocandidarmi per continuare il percorso di attivismo cominciato nel 2011 con battaglie civiche, ambientali e di legalità», spiega Agosto, che a Salerno è impegnato in storiche “battaglie” al fianco dei comitati. «Metto a disposizione del Movimento 5 Stelle la mia professionalità, è la prima volta che mi candido». Nel 2016, infatti, dopo le comunarie vinte da Agosto, l’entourage di Beppe Grillo non certificò la lista in seguito alle divisioni scoppiate tra i grillini salernitani. «Pensavamo fosse il momento giusto per liberare Salerno», spiega l’avvocato ripensando a quanto accaduto nella sua città. «Ma è andata come è andata».

Un episodio che non ha intaccato il suo legame con il Movimento 5 Stelle e che l’ha spinto ad autocandidarsi per tentare la corsa per il Senato nelle prossime Politiche. «La ritengo una scelta di coerenza che dà seguito al percorso effettuato», il pensiero di Agosto che in passato, con il Meet-up J. J. Rousseau, aveva segnalato la necessità di modificare le regole. «Il Movimento è andato in una direzione di qualità. Le nuove regole rappresentano una sorta di filtro per consentire di presentare liste valide».

Prima di partecipare alle parlamentarie (il termine per le autocandidature scade domani alle 12), però, bisognerà superare lo screening effettuato dai vertici del Movimento. La selezione consentirà d’individuare i candidati che saranno ammessi alla consultazione online. Saranno, poi, gli attivisti a votare i nominativi che comporranno le liste per le prossime elezioni Politiche.

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