di FILIPPO NOTARI
La bandiera del Municipio era esposta a mezz’asta per via del lutto cittadino proclamato dall’Amministrazione. Le saracinesche dei negozi abbassate a metà. Segni di vicinanza e rispetto con cui l’intera comunità di Mercato San Severino ha partecipato al dolore che ha distrutto la famiglia Papa, vittima dell’incendio killer che è costato la vita alla madre Iole De Marco e ai figli Donato e Franco.
Stamane, presso la chiesa di Sant’Antonio da Padova in piazza Dante, si sono svolti i funerali dei tre. Oltre 200 persone – tra cui anche il sindaco Antonio Somma e l’assessore Giuseppe Albano – si sono ritrovate in preghiera, rivolgendo un pensiero a quella famiglia stimata e benvoluta da tutti. «Per noi cristiani la morte non è la fine ma il compimento della vita», ha sottolineato durante l’omelia padre Leone Esposito che ha ricordato come la lettera di San Paolo ai Romani «era stata incorniciata da Franco che l’aveva come riferimento nella sua vita». Il sacerdote, inoltre, ha invitato tutti i presenti a pregare per vivere nella fede «questo momento di passaggio».
La tragedia avvenuta lo scorso 27 dicembre a Mercato San Severino ha segnato l’intera comunità, ancora incredula per quanto accaduto all’interno dell’abitazione di via Tommaso Sanseverino. Un incendio killer la cui dinamica resta ancora avvolta nel mistero e sulla quale sono a lavoro i carabinieri della compagnia di Mercato San Severino, coordinati dal pm Gaetana Amoruso della Procura della Repubblica di Nocera Inferiore.
Ma stamane, nella chiesa di Sant’Antonio da Padova, c’è stato spazio soltanto per il ricordo e per la preghiera. «Erano e saranno per sempre persone perbene», il pensiero comune dei tanti cittadini che hanno accompagnato Iole, Donato e Franco nel passaggio a miglior vita.