Sono entrati in un locale, uno dei più noti del Borgo Scacciaventi di Cava de’ Tirreni. Hanno ordinato quanto era di loro gradimento. Una sigaretta per ingannare il tempo, osservando gli avventori della movida metelliana passeggiare sul percorso pedonale mentre nel locale risuonava uno dei grandi successi di Ligabue “coverizzati” da una band. Un morso a un panino, un sorso a una birra. Sembravano clienti come tanti altri, quei quattro giovani che adesso devono fare i conti con la “gogna social”: perché quei ragazzi, dopo aver consumato in uno dei pub che ha segnato l’esplosione del by night sotto i portici, hanno ben pensato di far perdere le loro tracce senza pagare il conto.

Il classico “mangia e fuggi” visto in chissà quanti film e riproposto da qualche temerario (spesso con risultati scadenti). Agli “avventori ignoti” del locale di Cava de’ Tirreni, però, sabato è andata bene: in pochi attimi sono scomparsi, lasciando gli addetti del locale con le pive nel sacco, beffati dai rapidi movimenti dei quattro.
Il fatto ha mandato su tutte le furie chi gestisce l’attività commerciale. Che non ha perso un attimo, recuperando dalle registrazioni delle telecamere di videosorveglianza presenti nel locale i fotogrammi dei loro volti. Immagini pubblicate sulla pagina del locale che conta oltre 16mila seguaci, con tanto di (rudimentale) freccia a indicarli, onde evitare incomprensioni o coinvolgimenti di persone estranee all’accaduto. «Meglio essere precisi: ecco le foto dei furbetti che per pochi euro sono andati via senza pagare il conto», il messaggio d’accompagnamento capace di scatenare una sequela infinita di like, condivisioni e commenti. Spesso poco edificanti nei confronti degli autori della bravata che avranno risparmiato qualche euro ma che ora devono pagare il conto della “gogna social”.

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