di FILIPPO NOTARI
Il Partito Democratico preme il piede sull’acceleratore e si prepara a presentare le candidature per le prossime Politiche. Oggi la segretaria regionale Pd della Campania, Assunta Tartaglione ha consegnato al segretario nazionale Matteo Renzi la lista dei papabili per la sfida del prossimo 4 marzo. Un passaggio fondamentale e che, di fatto, restringe la cerchia dei possibili candidati tra le fila del Pd.
Nella lista ci sarebbero gran parte dei parlamentari uscenti, ma anche diverse new entry. Tra queste spicca il nome di Piero De Luca, primogenito del governatore della Campania e membro della segreteria regionale dem. Il suo nome, stando a quanto trapela, sarebbe stato proposto come capolista nel listino di Salerno per la Camera dei Deputati. Un posizionamento difficile (da Roma, tra i vari nomi che circolano, potrebbero essere “inviati” i ministri Claudio De Vincenti, Dario Franceschini o il medico Roberto Burioni) e che potrebbe essere bloccato dai vertici nazionali Pd, facendo slittare De Luca junior nel collegio uninominale di Salerno. Tra i nomi proposti, sempre per l’uninominale, anche quelli di Franco Alfieri (Agropoli) e Mauro Maccauro (Scafati). Quest’ultimo collegio, però, potrebbe essere modificato per la necessità di alternare il genere (e in tal caso verrebbe schierata una donna) o per motivi legati alle alleanze. Agli alleati del Pd, nell’uninominale, dovrebbe andare il collegio di Battipaglia, che vede in corsa Luigi Cobellis, Enzo Maraio e Michele Ragosta.
Nella lista presentata da Assunta Tartaglione a Matteo Renzi figurano anche i nomi dei parlamentari uscenti Tino Iannuzzi e Angelica Saggese, in corsa per un posto al Senato. Il primo dovrebbe ottenere la deroga che è stata proposta al Nazareno sia dal partito provinciale che dal regionale. Discorso diverso, invece, per Simone Valiante, la cui candidatura rientra negli accordi tra l’ex Presidente del Consiglio e il governatore della Puglia, Michele Emiliano. Non dovrebbe essere della contesa, invece, Tonino Cuomo che avrebbe rinunciato alla candidatura.
Le proposte arrivate oggi sulla scrivania del segretario nazionale del Pd saranno analizzate dal partito che potrebbe rinviarle a Napoli con qualche modifica. L’ultima parola, poi, spetterà alla direzione nazionale in programma il prossimo 15 gennaio.