lotito salernitana

di FILIPPO NOTARI

La politica è nel suo Dna. Ma stavolta non si tratta (soltanto) di quella “pallonara”. Claudio Lotito sarà candidato alle prossime elezioni Politiche per un posto in Parlamento? Chissà. Il co-patron della Salernitana, interpellato dall’Agi, dice di non aver ricevuto alcuna offerta dai partiti. «Quando e se la riceverò, la valuterò», spiega Lotito che, come accaduto già nel 2014, lascia la porta più che socchiusa a una sua discesa in politica. D’altronde le voci si rincorrono da giorni. E, nonostante le smentite di circostanza, l’imprenditore laziale starebbe valutando seriamente la possibilità di candidarsi per uno scranno in Parlamento. Negli ambienti campani di Forza Italia circola voce che sarebbe stato proprio il multi-patron a contattare Silvio Berlusconi per ottenere un posto in lista. Qualcuno, visto il suo legame con Salerno per via della Salernitana, aveva addirittura ipotizzato una candidatura nel collegio della città d’Arechi. Ma una corsa nel feudo di Vincenzo De Luca – dove sarà candidato anche il primogenito del governatore, Piero -appare alquanto improbabile, oltre che tutta in salita (anche per motivi di campanilismo calcistico).

Più semplice trovare spazio nel Lazio, anche se non per forza sotto il simbolo di Forza Italia. Secondo il Corriere della Sera, infatti, Claudio Lotito potrebbe essere candidato con “Noi con l’Italia”, la cosiddetta quarta gamba del centrodestra e di cui fa parte l’Udc di Lorenzo Cesa. Oltre al patron di Lazio e Salernitana, lo scudo crociato avrebbe arruolato anche il patron della Sampdoria, Massimo Ferrero e la giornalista Paola Ferrari.

Nel frattempo Claudio Lotito continua a essere super-impegnato con la politica federale. L’imprenditore, insieme a Carlo Tavechio, Urbano Cairo, Giuseppe Marotta e Marco Fassone comporrà la commissione che avrà il compito d’incontrare le varie componenti per scegliere il candidato alla presidenza della Figc designato dalla Lega di A. Anche in questo caso Lotito ricoprirà un ruolo di primo livello – si era ipotizzata addirittura una sua candidatura – e si batterà per eleggere un profilo vicino alla sua idea di gestione del calcio. Un mese di grandi sfide. Tutte con la politica nel (suo) Dna.

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