Parole durissime. Corrado Lembo, capo della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, commenta il blitz che ha visto coinvolti nove giovanissimi, accusati di devastazione e saccheggio (clicca qui per servizio e video sugli arresti), senza risparmiare critiche pesanti, agli autori stessi dei raid e anche alle serie Tv colpevoli – a suo dire – di proporre esempi sbagliati.
Non cita direttamente Gomorra, il procuratore salernitano, ma il riferimento è fin troppo intuibile. «La violenza che ci circonda anche nei mass media e nelle serie televisive non contribuisce alla formazione di una coscienza civile. Bisognerebbe proporre serial con altre tematiche, non quelle che affascinano dei giovani sbandati, senza prospettive né futuro», le parole di Lembo nella conferenza stampa a Palazzo di Giustizia.
«Le baby gang sono l’anticamera dell’ingresso in altre situazioni criminali ben più complesse e difficili. Un curriculum da seguire per entrare nelle organizzazioni. La scuola della criminalità oggi inizia troppo presto – ha concluso Lembo -. Gli arresti domiciliari sono un segnale anche modesto. Però positivo. Una risposta immediata a tutta la comunità, che ha diritto a vivere tranquilla e sicura».