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Impresa colpita da interdittiva antimafia, il Comune di Baronissi blocca l’affidamento dell’appalto per il servizio di spazzamento e raccolta differenziata. Una notizia che era nell’aria già da qualche giorno e che ha assunto i crismi dell’ufficialità nella tarda mattinata di oggi con la nota stampa diramata da Palazzo di Città. Al termine della gara espletata dalla Provincia di Salerno – stazione unica appaltante – il Comune di Baronissi ha ricevuto un’informativa d’interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura di Caserta nei confronti di un’impresa di Pastorano, risultata prima in graduatoria. Gli uffici stanno adesso valutando ed esaminando la documentazione dell’impresa seconda in graduatoria. «Un’azienda colpita da interdittiva antimafia non lavorerà mai al Comune di Baronissi – assicura il sindaco Gianfranco Valiante – l’amministrazione impronta la propria azione al rigore più assoluto e al rispetto delle norme. Chi si discosta da questo non può avere alcun rapporto con la città».

Una vicenda che si trascina da tempo e che, specie nelle ultime settimane, ha sollevato un polverone sulla città della Valle dell’Irno. A mettere in preallarme la Provincia di Salerno (in qualità di stazione unica appaltante) era stata la ditta classificatasi seconda che, con una comunicazione trasmessa a mezzo Pec lo scorso 28 dicembre, segnalava che l’azienda prima classificata era stata colpita da un’interdittiva antimafia – a metà dicembre – da parte della Prefettura di Caserta. Un’informativa – come si evince dal verbale numero 13 del 9 gennaio – messa agli atti dalla commissione che, confermando la graduatoria stilata il 27 novembre, ha proposto l’aggiudicazione alla ditta prima classificata, trasmettendo gli atti al responsabile unico del procedimento del Comune di Baronissi. Le verifiche effettuate dal Rup (necessarie per effettuare l’aggiudicazione definitiva) hanno indotto l’Ente a bloccare l’affidamento.

La vicenda, tra l’altro, si è verificata in una fase convulsa per la città della Valle dell’Irno. Lo scorso 6 gennaio, infatti, il consigliere d’opposizione Alfonso Farina ha denunciato di aver ricevuto un’intimidazione – la terza nel giro di qualche mese – attraverso una lettera contenente un proiettile e una frase minacciosa: «Stai parlando ancora troppo non hai capito che devi tacere sui rifiuti» (clicca qui per leggere l’articolo).

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