Suv rubati in Campania venivano rivenduti in Sardegna. È l’inchiesta svelata da Giuseppe Gargiulo, il comandante del Comparto della Polizia Stradale della Sardegna che, in un’intervista rilasciata all’Unione Sarda, ha spiegato il meccanismo illecito che era stato allestito sull’asse Campania-Sardegna. Un business che ha fatto finire nei guai 18 persone ma che potrebbe avere dimensioni ancora maggiori. Le indagini, partite da Cagliari, adesso stanno vedendo in campo anche il Comparto della Campania e gli investigatori di Salerno.

I Suv delle principali case automobilistiche, dopo esser stati rubati in Campania, venivano smontati e riassemblati in Sardegna dove venivano rivenduti come usato a buon mercato. Gli agenti della sezione di Polizia Giudiziaria della Polstrada di Cagliari hanno sequestrato una decina di auto che, dopo esser state rubate, erano state rimesse sul mercato con matricola del telaio modificata. Nel corso delle indagini sono stati recuperati anche motori funzionanti e sequestrate aree che venivano utilizzate per assemblare le vetture. L’inchiesta, per ora, vede 18 persone iscritte sul registro degli indagati.

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